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Archivio
> Descrizione dei Fondi
BIANCA PITTONI (1904-1993)
Bb. 10, fascc. 84, disegni 5, album fotografici 7,
fotografie 371, dischi 1, cimeli 1 (1907-1987). Elenco di
consistenza. Elenco analitico parziale.
Biografia
Bianca Pittoni nacque a Trieste il 20 marzo 1904. Figlia del
socialista Valentino Pittoni visse a Vienna, Trieste e Milano.
Entrata giovanissima nell'attivit� politica, nel 1922-1923 fece
parte del gruppo di giovani che frequentavano a Milano il salotto di
Anna Kuliscioff. Nel 1927 scelse volontariamente di condividere le
sorti degli antifascisti esuli in Francia e raggiunse a Parigi
Filippo Turati, al quale la leg� un sodalizio filiale. Per lui fu
segretaria, collaboratrice e conforto degli ultimi anni di vita fino
alla sua morte, avvenuta nel 1932. Pubblic� nel 1968 le lettere che
Turati le scrisse in quel periodo e che sono conservate
nell'archivio.
Bianca Pittoni oper� anche a Vienna in aiuto degli antifascisti, al
fianco di Giuseppe Saragat. Nel 1936, durante la guerra civile
spagnola, fu volontaria delle Brigate internazionali, unendosi alla
squadra di Andr� Malraux. Nel 1940, ricercata dall'Ovra e dalla
Gestapo, riusc� a rifugiarsi sull'isola di Ol�ron, nell'Atlantico,
dove partecip� attivamente alla Resistenza francese, in particolare
svolgendo la funzione di interprete tra l'amministrazione comunale e
i comandanti delle forze dell'occupazione tedesca. Dopo la
Liberazione, fu richiamata a Parigi da Giuseppe Saragat, allora
ambasciatore. Impiegata al Consolato generale d'Italia dal 1945, si
occup� per oltre 16 anni di problemi sociali inerenti
all'emigrazione.
Dopo una permanenza di cinque anni al Ministero degli affari esteri,
dal 1967 al 1969 lavor� all'Ambasciata d'Italia a Parigi, come
cancelliere principale e addetta al cerimoniale. Mor� a Parigi il
12 settembre 1993.
BIBLIOGRAFIA:
-
F.
TURATI, Lettere dall'esilio, a cura di B. PITTONI, Milano, Pan,
1968;
-
Filippo
Turati e i corrispondenti stranieri, a cura di D. RAVA,
Manduria-Bari-Roma, Lacaita, 1995;
-
Filippo
Turati e i corrispondenti italiani nell'esilio (1927-1932),a
cura di S. FEDELE, Manduria-Bari-Roma, Lacaita, 1998;
-
G.A.P.C.T.,
pp. 495-496, sub voce
L'archivio
� stato donato in due fasi dalla stessa Bianca Pittoni alla
Fondazione Turati nel 1988, insieme ad un bassorilievo in bronzo.
Unitamente a questo fondo sono pervenute le carte Liuba Antonioletti,
probabilmente raccolte dalla stessa Pittoni alla morte di questa, al
fine di pubblicare un opuscolo commemorativo. Il fondo � stato
dichiarato di notevole interesse storico con provvedimento n. 630
del 4 aprile 1992 della Sovrintendenza archivistica della Toscana.
DESCRIZIONE ARCHIVISTICA
Subito dopo il loro versamento, fu effettuato il
riordino, con stesura di un elenco analitico, del primo nucleo di
carte, comprendenti la corrispondenza della Pittoni con esponenti
del Movimento femminile socialdemocratico, lettere e documenti vari
concernenti un viaggio della Pittoni in Israele, un nucleo di suoi
scritti, una serie di carte concernenti il fascismo, una raccolta di
documenti, molti dei quali in copia, relativi al padre di Bianca
Pittoni, Valentino e le carte Liuba Antonioletti. La cartulazione di
tutti questi documenti rende al momento inattuabile un nuovo
riordino secondo pi� corretti criteri archivistici.
In appendice alle carte Antonioletti � confluito un fascicolo
contenente corrispondenza e documenti vari di Bianca Pittoni
riguardanti la Antonioletti, che propriamente farebbero parte
integrante del fondo Pittoni. Il nucleo archivistico donato nella
seconda fase consta di 55 fascicoli originali e sette album
fotografici, in gran parte titolati dalla stessa Pittoni, nei quali
sono raccolti: corrispondenza, scritti, rassegna stampa, fotografie,
pubblicazioni e volantini concernenti vari esponenti socialisti (si
segnala la raccolta delle lettere inviate alla Pittoni da Filippo
Turati e da Angelica Balabanoff); testimonianze e documenti
sull'antifascismo e sull'emigrazione italiana in Francia; scritti di
Bianca Pittoni; rassegna stampa; tessere e documenti personali ed
una serie fotografica. Trattandosi di fascicoli originali, non si �
ritenuto opportuno snaturarne il contenuto, nonostante che la
tipologia dei documenti conservati all'interno di essi sia
eterogenea. In questa fase, il riordino � stato finalizzato alla
ricostruzione di raggruppamenti di fascicoli secondo quelli che
potevano essere gli intenti di chi li ha prodotti. Di questo secondo
versamento � stato redatto un elenco di consistenza.
Corrispondenza relativa al Movimento femminile socialdemocratico
e al bollettino "Socialdemocrazia", fascc. 3 (1964-1966)
Tra le corrispondenti si segnalano esponenti del Movimento
femminile socialdemocratico italiano ed internazionale quali Lina
Aliqu�, Ada Tansini Mazzeo, Pina e Maria Lombardo, Evangelina
Scivales, Ada Del Vecchio, Adele Genta, Margherita Gamba, Marcella
Schiatti, Rosa Jochman, Pamela Peachey, Kathi Limacher, Rita de
Bruyn Ouboter, Carol Wilder, Ann Rudling.
Viaggio in Israele, fascc. 3, fotografie 4 (1964)
Si tratta di corrispondenza, resoconto (edito in
"Socialdemocrazia", nov- 1964-giu. 1965), biglietti da
visita, tessere e fotografie del viaggio in Israele compiuto da
Bianca Pittoni come delegata italiana ad un seminario promosso dall'International
Council of Social Democratic Women (21 ott.-10 nov. 1964).
Scritti di Bianca Pittoni, fascc. 11, fotografie 1 (1926-1986)
Nelle carte del primo versamento sono conservati 12 scritti, di
cui uno su Bianca Pittoni ed uno di Maria Teresa Calzetti, in parte
dattiloscritti e in parte a stampa. Tra le carte del secondo
versamento sono presenti otto fascicoli di scritti e appunti
manoscritti e dattiloscritti e materiali preparatori o di commento
agli stessi. Sono trattati temi relativi alla rivoluzione spagnola,
all'antifascismo, al periodo trascorso a Ol�ron. E' presente una
fotografia di Veniero Spinelli.
Documenti sul fascismo, fascc. 2 (1924-1926)
Si tratta di materiale eterogeneo raccolto dalla Pittoni:
corrispondenza, scritti, note biografiche di Carlo Bazzi, reperto
medico su Giovanni Amendola, discorso di Francesco Nitti, copia di
un trattato politico fra Italia e Urss.
Rassegna stampa, fascc. 12 (1906-1981)
Tra le carte del primo versamento si conservano una collezione
di numeri de "Il Becco Giallo" (1927-1931) e rassegna
stampa, opuscoli e volantini sul delitto Matteotti, sul delitto
Rosselli, su L�on Blum, sull'antifascismo in Francia, su Francesco
Nitti e sulla questione di Trieste. Tra le carte del secondo
versamento si conservano alcuni numeri de "Il Lavoro",
"Il Lavoratore" e "La Libert�", rassegna stampa
sulla "Rivoluzione di maggio" in Francia (1968) e sulla
morte di Fran�ois Mitterand (1981). Si segnala la presenza di
alcuni articoli scritti da Bianca Pittoni e di una corrispondenza
con Manlio Cancogni a proposito di articoli da lui pubblicati
sull'"Espresso" (1961-1962).
Documentazione su Valentino Pittoni, fascc. 5, fotografie 6
(1907-1973)
Si tratta di documenti, in gran parte in copia, riguardanti il
padre, raccolti ed elaborati da Bianca Pittoni: interventi di
Valentino Pittoni al Reichsrat dal 1907 al 1913 (tradotti dagli
originali in tedesco conservati presso la Biblioteca civica di
Trieste, con note di Bianca Pittoni), una lettera di Valentino a
Marina Pittoni (1922), carteggio di Bianca Pittoni relativo al padre
(1954-1969), articoli dattiloscritti e a stampa su Valentino Pittoni
(1918-1973), fotografie e documenti biografici.
Corrispondenza e documentazione su esponenti socialisti, fascc.
31, fotografie 16, dischi 1 (1909-1987)
Questa serie comprende fascicoli originali ordinati
alfabeticamente per nominativo e comprendenti la corrispondenza,
accompagnata da pubblicazioni, rassegna stampa, appunti, volantini e
fotografie, relativa a Angelica Balabanoff, Domenico Chiaramello,
Bettino Craxi, la Croce Rossa Italiana, la Federazione di Francia,
Anna Kuliscioff, l'Internazionale socialista, Ivan Matteo Lombardo,
Matteo Matteotti, Vera e Giuseppe Emanuele Modigliani, la famiglia
Nenni, Gaetano Salvemini, la famiglia Saragat, Alessandro e Lia
Schiavi, Carlo Schiffrer, Pietro Tresso, Filippo Turati (93 lettere
pubblicate nel volume F. TURATI, Lettere dall'esilio, a cura di B.
PITTONI, Milano, Pan, 1968), Carlo Varini, Carlo Venturini, e vari
altri.
Documenti sull'antifascismo in Francia, fascc. 4 (1920-1985)
Comprende rassegna stampa, opuscoli, volantini, appunti
manoscritti e dattiloscritti, in parte tratti dalla Biblioteca
civica di Trieste e dall'Istituto nazionale per il Movimento della
Liberazione in Italia. Si segnala una serie di appunti manoscritti
di Turati.
Documenti personali di Bianca Pittoni, fascc. 2, fotografie 3
(1907-1979)
Comprende documenti, appunti, corrispondenza relativi
all'attivit� svolta da Bianca Pittoni al Ministero per gli affari
esteri e all'Ambasciata d'Italia a Parigi, tessere, biglietti
congressuali, certificati di identit� ed un passaporto.
Fotografie e disegni, fascc. 2, disegni 5, album fotografici 7,
fotografie 294 (1902-1970)
Si tratta di fotografie in bianco e nero (con 196 negativi)
personali e familiari, di esponenti socialisti, dell'esilio
parigino, dei funerali di Turati e della rivoluzione spagnola.
Cimeli, 1 (sd.)
Si tratta di un bassorilievo in bronzo di Moretto raffigurante
Filippo Turati.
Archivio aggregato:
Carte Liuba Letizia Levi
Antonioletti, b. 1, fascc. 9 (1928-1963, con documenti posteriori).
Elenco analitico.
Liuba Letizia Levi nacque a San Pietroburgo il 18 agosto 1902.
In Russia frequent� il ginnasio e consegu� la maturit� classica;
fece parte dei gruppi clandestini di giovani rivoluzionari. La
delusione per le degenerazioni della Rivoluzione la spinse a
rifugiarsi all'estero. Giunse in Italia nel 1919, prima della
"scissione di Livorno". L'anno successivo spos� il
socialista Giovanni Antonioletti, insieme al quale si dedic�
all'attivit� sindacale e poi alla lotta antifascista nel Lazio. Nel
1925, dopo l'assassinio di Matteotti, Liuba Antonioletti e il
marito, ricercati dalla polizia per motivi politici, dovettero
espatriare clandestinamente in Francia, dove proseguirono
l'attivit� antifascista militando nel Psli e nella Lega dei diritti
dell'uomo. Durante la guerra di Spagna Liuba fece parte del Comitato
di aiuto ai volontari della libert� ed alle loro famiglie. Diresse
il gruppo "Anna Kuliscioff", che si occupava di assistenza
alle donne ed ai bambini italiani rifugiati all'estero. Durante
l'occupazione tedesca in Francia, fu membro dei Comitati italiani di
liberazione. Dovette nascondere la sua attivit� e la sua origine
per met� ebraica e perse il diritto al lavoro. Arrestata dalla
Gestapo a Parigi nel 1943, fu rilasciata sulla parola con l'ordine
di ripresentarsi. Resasi irreperibile, visse nella clandestinit�
per circa un anno. Dopo la Liberazione, continu� a far parte del
Cln. Nel 1947 fu assunta come impiegata al Consolato generale di
Nancy. Nel 1951 fu trasferita al Consolato Italiano di Amburgo.
Infine nel 1956 torn� in Italia per motivi di salute e prest�
servizio presso il Ministero degli affari esteri. Milit� nell'ala
riformista del Partito socialista e, in seguito, in quello
socialdemocratico; fu attivista dell'Udi. Mor� a Roma il 28 agosto
1963.
BIBLIOGRAFIA:
-
Liuba
Letizia Antonioletti 18 agosto 1902 - 28 agosto 1962, a cura di
B. PITTONI, Commissione stampa e propaganda del Movimento
femminile socialdemocratico, Roma, [1963];
-
G.A.P.C.T.,
pp. 328-329, sub voce.
Documenti
personali, fasc. 1, cc. 18 (1925-1952)
I documenti comprendono: una tessera del Parti socialiste-Sfio
del 1950, un permesso di soggiorno rilasciato nel 1948 dal Prefetto
di Meurthe-et-Moselle e una tessera del Consolato italiano di
Amburgo del 1952; 13 certificati e attestati concernenti le
attivit� lavorative e la militanza politica di Liuba Antonioletti
dal 1925 al 1946; una delega a Liuba Antonioletti come
rappresentante della sezione del Cln di Parigi, nono e diciottesimo
arondissement, al congresso del 6, 7 e 8 settembre 1945 e tre
lettere di presentazione di Pietro Nenni del 1946.
Corrispondenza, fascc. 5, fotografie 2 (1928-1963)
Si tratta di 116 lettere ricevute, in originale, o spedite, in
originale o in copia, riguardanti gli anni dal 1928 al 1963. Tra i
corrispondenti ricordiamo Filippo Turati, �mile Kahn, Louis De
Brouck�re, Claudio e Paolo Treves, Giuseppe Saragat, Bianca Pittoni,
Alessandro Schiavi, Pietro Nenni e Giovanni Antonioletti.
Scritti, fasc. 1 (1927-1958 e s.d.)
Gli scritti comprendono ricordi dell'incontro di Liuba
Antonioletti con L�on Blum, avvenuto nel 1927, e dei funerali di
Kurt Schumacher (1952) e due lettere scherzose al fratello ed alla
cognata, di cui una s.d. e l'altra del 1958.
Fotografie, fasc. 1, fotografie 45 (1920-1963)
Le fotografie in bianco e nero, che ritraggono Liuba
Antonioletti insieme ad amici e familiari durante i soggiorni in
Francia e ad Amburgo, sono state raccolte presumibilmente da Bianca
Pittoni e da questa incollate su schede con annotazioni concernenti
il luogo e la data.
Appendice
Corrispondenza
e documenti vari di Bianca Pittoni riguardanti Liuba Antonioletti,
fasc. 1, opuscoli 1 (1963-1964)
Questo fascicolo comprende 5 lettere del 1963-1964, il testo ds.,
le bozze e la stampa dell'opuscolo commemorativo di Liuba
Antonioletti curato da Bianca Pittoni, una nota biografica ed uno
scritto In memoria.
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