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Archivio
> Descrizione dei Fondi
CLAUDIO TREVES (1869-1933)
Bb. 12, fascc. 46, passaporto 1, tessere 15, agende 6,
blocchetti 1, quaderni 5, fotografie 145, materiali a stampa b. 5,
cimeli b. 1 (1895-1980). Elenco analitico dei fascicoli.
Biografia
Claudio Treves nacque a Torino il 24 marzo 1869. Giovane studente
partecip� alle esperienze politiche del radicalismo torinese e, nel
1888, ader� prima al Fascio radicale universitario, poi all'Unione
operaia indipendente pi� direttamente influenzata dalla Lega
socialista fondata a Milano da Turati. Nel 1892 si laure� in
giurisprudenza e fece il suo ingresso nella milizia
socialista.
Membro del comitato direttivo della federazione regionale piemontese
del Psi, nel 1894, in seguito all'applicazione delle leggi
eccezionali, fu condannato a due mesi di confino. Per alcuni anni
viaggi� all'estero, prima due anni a Berlino, poi a Parigi e poi
ancora in Svizzera, Olanda, Belgio e Scandinavia, inviando vivaci
corrispondenze da questi paesi all'"Avanti!". Collabor�,
inoltre, a vari giornali e periodici, tra i quali "Per
l'idea", "Grido del popolo", che diresse dal 1896 al
1898, ed ancora "Critica Sociale", "Lotta",
"Lotta di classe", "Rassegna popolare del
socialismo", "Riscatto" ed, infine, "Universit�
popolare" della quale fu membro del consiglio milanese
dell'omonima istituzione fino al 1915.
Nel 1899, trasferitosi a Milano, inizi� a dirigere il quotidiano
"Il Tempo", che divenne l'organo della democrazia e del
socialismo riformista italiano. Stretto collaboratore di Turati, nel
1906 fu eletto deputato a Milano. Dopo il congresso di Milano del
1910 venne nominato direttore dell' "Avanti!", carica che
lasci� nel 1912 prima a Bacci e poi a Mussolini. In seguito alla
scissione tra massimalisti e riformisti, nel 1922 con Turati e
Matteotti diede vita al Psu e fu nominato direttore dell'organo del
nuovo partito, "La Giustizia", soppresso nel 1925.
Nel novembre 1926 scelse la via dell'esilio, emigrando in Svizzera e
poi in Francia, dove fu tra i collaboratori pi� assidui del
quindicinale del Psli, "Rinascita socialista" e,
dall'aprile 1927, direttore de "La Libert�", organo della
concentrazione antifascista. Nel 1930 fu sostenitore
dell'unificazione del Psli e della corrente fusionista del partito
socialista massimalista. Sempre attento all'evoluzione del
socialismo europeo, partecip� al congresso laburista del 1930, al
congresso internazionale sindacale di Madrid del giugno 1931 e al
congresso dell'Internazionale socialista di Vienna del luglio 1931.
Mor� a Parigi l'11 giugno 1933 e nel 1948 le sue ceneri furono
traslate a Milano.
BIBLIOGRAFIA:
-
G.
ARF�, Storia dell'Avanti, Roma, Mondo Operaio/Edizioni
"Avanti!", 1977;
-
D.B.M.O.,
vol. V, Roma, Editori Riuniti, 1978, pp.105-115, sub voce;
-
Claudio
Treves. Il riformismo socialista italiano, a cura di O.
PUGLIESE, Venezia, Marsilio, 1981;
-
A.
CASALI, Socialismo ed internazionalismo nella storia d'Italia.
Claudio Treves 1869-1933, Napoli, Guida editori, 1985;
-
A.
CASALI, Claudio Treves. Dalla giovinezza alla guerra di Libia,
Milano, Franco Angeli, 1989;
-
S.
NERI SERNERI, Democrazia e Stato, Milano, Angeli, 1989;
-
G.A.P.C.T.,
pp. 621-622, sub voce.
L'archivio
� stato donato dalla nuora Lotte e dal figlio Piero Treves nel
1984, insieme alla collezione del periodico "La libert�"
dal maggio 1927 al giugno 1933, a varie pubblicazioni concernenti
Claudio Treves e ad alcuni cimeli. Il fondo ha ottenuto la
dichiarazione di notevole interesse storico dalla Sovrintendenza
archivistica per la Toscana, con provvedimento n. 684 del 28 gennaio
1997.
DESCRIZIONE
ARCHIVISTICA
Il
fondo si compone in larga parte di una interessante ed assai nutrita
corrispondenza conservata, per�, in modo archivisticamente assai
confuso. Esiste, infatti, da un lato la corrispondenza politica e
personale di Claudio Treves, e dall'altro, un ampio nucleo di
lettere familiari non specificamente indirizzate solo al politico
socialista, ma anche alla moglie ed ai figli, risalenti agli anni
dell'esilio in Francia. Tale epistolario presenta ampio uso di
pseudonimi e di allusioni a fatti e persone non sempre
identificabili, cos� come ugualmente cifrato appare anche un altro
segmento della corrispondenza indirizzata a Londra ai figli Treves,
durante la seconda guerra mondiale. L'insieme di queste lettere
familiari sono state collocate in appendice al fondo, in quanto
relative non solo al deputato socialista ma a tutti i componenti di
casa Treves. Gli altri materiali, documenti personali, manoscritti e
articoli, rassegna stampa, fotografie e cimeli sono stati ordinati
in serie archivistiche create in base alla loro identit�
tipologica.
Documenti personali, b. 1, passaporto 1, tessere 15, agende 6,
fotografie 5 ( 1909-1933)
Tessere di riconoscimento annuali, fra gli altri, dell'Unione
dei giornalisti italiani, di consigliere comunale del Comune di
Milano, del Partito socialista, della lega italiana dei diritti
dell'uomo e del cittadino. Passaporto, carta di identit� francese,
agende e taccuini per appunti personali e diario di viaggio; carte
di polizia della prefettura di Parigi; documenti di carattere
ereditario; attestati della proclamazione a deputato verbali del
duello Treves - Luzzatto.
Corrispondenza, b. 1, fascc. 17, fotografie 1 (1895-1933)
Ampio e prestigioso � l'epistolario di Treves che comprende
lettere di Leonida Bissolati, Olindo Gorni, Giacomo Matteotti,
Pietro Nenni, Sandro Pertini, Giuseppe Saragat, Filippo Turati,
nonch� corrispondenza relativa al duello Treves-Mussolini. Un
nucleo di lettere � stato poi recapitato al deputato socialista, e
quindi conservato nelle sue carte, ed � relativo alle
lettere-appello di soldati in trincea ai loro familiari in favore di
una politica pacifista.
Scritti, bb. 2, fascc. 19, blocco 1, quaderni 5, fotografie 1
(1921-1933)
Gli scritti di Treves sono conservati soprattutto nella loro
versione di appunti spesso in forma embrionale, manoscritti o
dattiloscritti, relativi alle tematiche del Primo maggio, al regime
fascista, all'immigrazione in Francia, ai problemi del lavoro e sono
corredati da ritagli di stampa o scritti di altri autori come
documentazione d'appoggio. Tali appunti sono presumibilmente
preparatori ad articoli a stampa, a discorsi in manifestazioni di
partito e risalgono in larga parte al periodo dell'esilio parigino.
Si segnalano, fra gli altri, un articolo su Giuseppe Segantini,
varie stesure per un programma del Psi e i discorsi commemorativi su
Filippo Turati, nonch� la sua orazione funebre.
Materiali a stampa, bb. 5 (1906-1949)
Molti sono i periodici conservati nell'archivio in raccolte
assai strutturate e con poche lacune: fra cui "Rinascita
socialista" quindicinale del Psli dal 25 aprile 1928 al 15
luglio 1930; "La Libert�" dal 1 gennaio 1931 al 22 giugno
1933; "Italia" dal 1 aprile 1929 al 21 marzo 1932;
"Il Becco giallo" dal 1 agosto 1927 al 6 luglio-20
agosto1931. Fra i periodici nazionali si conservano alcuni numeri de
"La Giustizia", "Il Tempo", "Critica
sociale", "L'Illustrazione italiana". Molti i ritagli
di stampa relativi agli articoli in morte di Anna Kuliscioff,
Filippo Turati, Piero Gobetti.
Documentazione post mortem, b. 1, fascc. 8, fotografie 2
(1933-1980)
Ritagli di stampa sia di testate nazionali ed estere, sia dei
discorsi pronunciati alla Camera del deputati ed al Senato, relativi
alle commemorazioni della morte di Treves e della morte di Turati ed
alla figura dei due esponenti politici. Corrispondenza della nuora
Lotte Treves e del nipote Claudio Treves con i comitati delle
celebrazioni in onore del deputato socialista. Si segnala, inoltre,
una lettera di Emilio Lussu al figlio Paolo con allegato carteggio
Claudio Treves - Filippo Turati.
Fotografie 136 (1902-1936)
Si conservano le fotografie di Treves sul letto di morte e dei
suoi funerali, oltre ai suoi ritratti con i familiari, con Turati,
ed alle foto di gruppo in manifestazioni politiche.
Cimeli, fotografie 2
Portaritratti con foto, occhiali, portamonete, portadocumenti e
medaglie del politico.
Appendice
Carteggio
familiare, bb. 2 (1927-1945)
Il carteggio familiare � stato conservato in modo separato
rispetto alla corrispondenza generale di taglio politico. In tale
epistolario, infatti, compaiono tutti gli esponenti di casa Treves,
e spesso anche di casa Levi, sia come mittenti che come destinatari:
non solo, quindi, lettere a Claudio, ma anche indirizzate alla
moglie ed ai figli. In particolare si segnalano le lettere francesi
relative all'esperienza dell'esilio parigino indirizzate dai figli e
talvolta dai nipoti al politico ed alla moglie, identificati con gli
pseudonimi di Eug�ne e Marguerite Beyrie. Un nucleo di lettere,
infine, sono destinate all'indirizzo londinese di Piero e a quello
di Liverpool di Paolo, relative al periodo della guerra.
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