|
LA RESISTENZA
Dopo il 25 luglio, tornato in libert�, Pertini divenne uno dei
principali protagonisti del movimento di liberazione nazionale. Tra
coloro che, a Roma, parteciparono alla costituzione del partito
socialista, egli ne divenne il responsabile dell'organizzazione
militare. Dopo l'8 settembre e la fuga dei Savoia, Pertini combatt�
assieme ai militari e ai civili in difesa della capitale a Porta San
Paolo. Entrato in clandestinit� dopo l'occupazione nazista di parte
della penisola, oper� fino al 18 ottobre 1943, allorch�, assieme a
Giuseppe Saragat, venne arrestato dai nazi-fascisti. Tradotto a Regina
Coeli venne duramente interrogato e quindi condannato a morte, senza
tuttavia aver tradito i compagni. Il 24 gennaio 1944, grazie ad
un'azione di partigiani, venne liberato.
Comizio a Milano in piazza Duomo (26 aprile 1945)
|
Riacquistata libert� di
movimento, Pertini entr� dunque nella giunta militare centrale del
Comitato di Liberazione Nazionale come rappresentante del PSIUP.
Trasferitosi nel Nord, riorganizz� il partito socialista dell'Alta
Italia, divenendone dopo poco segretario e oper� alle attivit� del
CLNAI.
Nel luglio 1944, dopo la liberazione della capitale da parte degli
Alleati, rientr� a Roma attraversando le linee. Fu quindi tra coloro
che presero parte alla battaglia per la Liberazione di Firenze.
|
Nell'ottobre 1944 torn� nuovamente al Nord. Giunto in Francia in
aereo, attravers� il Monte Bianco e rientr� in Italia riassumendo le
funzioni di comando nel PSIUP e nel CLNAI. Nell'aprile del 1945 fu con
Leo Valiani e Luigi Longo tra gli organizzatori dell'insurrezione di
Milano. In questi mesi conobbe una staffetta partigiana,
Carla Voltolina, che sarebbe divenuta sua moglie.
|
Carla Voltolina, che
Pertini spos� l'8 giugno 1946
|
torna
all'indice di sezione
|
|