I SIMBOLI DELLA SINISTRA
La Stretta di Mano
Il successo dell'uso della corrispondenza, e quindi della simbologia
ad essa collegata, � strettamente legato alla diffusione dell'alfabetizzazione.
In ambito socialista, evidenzia una presenza non marginale di
elementi di origine borghese o piccolo-borghese spesso di formazione
culturale umanistica. � difficile a tale proposito non considerare
il gusto letterario della pagina scritta, la ricercata
"personalizzazione" della comunicazione, evidente anche
nella "civetteria" della carta personale.
Nella ricerca di una propria specificit� comunicativa il movimento
socialista attinge alle simbologie e allegorie diffuse, pi� che ad
un'interpretazione pi� o meno realistica del mondo del lavoro o
della cosiddetta questione sociale. Nella parte figurativa, l'autorappresentazione
di classe � affidata di preferenza, ma non esclusivamente, al
linguaggio allegorico che si richiama alla tradizione classica, alla
iconografia cristiana e poi massonica
Elaborata in un ambiente colto, essa implica una lettura complessa
che la presenza di didascalie essenziali tende a facilitare.
L'influenza degli artisti del verismo sociale non ha prodotto un
radicale rinnovamento della produzione figurativa di base che si
fonda piuttosto su cauti adeguamenti formali secondo la lezione
dello stile Liberty. La reiterazione delle scelte grafiche nei
diversi paesi attesta che la circolazione di idee, fondamento dello
stesso dichiarato internazionalismo del movimento operaio e
socialista, segue itinerari non univoci, destinati a palesarsi a
distanza e in ambienti diversi. Emblematico, al riguardo il motivo
simbolico delle mani che si stringono: marchio pi� antico del
solidarismo e della cooperazione, tratto dal classico segno della
fratellanza massonica, si diffonde in ambito mazziniano e
mutualistico dove assume un significato pi� interclassista.
Nell'evoluzione iconografica la stretta di mano, tra figure intere e
in piedi, rappresenta il mondo del lavoro ed esprime la solidariet�
proletaria. Rispetto alla tradizione massonica, dove per lo pi� le
mani appaiono senza polsino, in quella operaia e socialista il
polsino maschile � invece presente, uguale per entrambe le mani.
Pi� raramente sono disegnati polsini diversi a indicare la
collaborazione tra operai e impiegati.
Ad esempio, la carta intestata della Cigar Makers' Mutual
Association riproduce l'emblema dell'associazione, fondata nel 1835,
la quale a sua volta si richiama espressamente allo stemma di una
societ� massonica preesistente. Insieme all'immagine delle mani
intrecciate, compaiono infatti un leone con la bandiera, emblema
dell'unione fra Inghilterra, Irlanda e Scozia, e foglie di tabacco
intrecciate.
Cigar
Makers' Mutual Association
(carta intestata, particolare)
Tutte queste immagini
confluiscono poi nell'emblema della United Tobacconists Society.
Alla stessa stregua, la stretta di mano diviene il motivo centrale
nella simbologia espressa nelle carte intestate delle Bourses du
Travail aderenti alla Conf�d�ration G�n�rale du Travail, in
Francia, accompagnata dal motto: "Bien-�tre et libert�".
E ricorre ancora nell'intestazione delle lettere della Mjesna
Politicka Organizacija, di Zagabria, del 12 luglio 1924 e della
Uni�n General de Trabajadores de Espa�a, di Barcellona, del 1937.
Infine il motivo si ritrova nella carta del Free Trade Union
Comittee Labor League for Human Rights, dell'Afl, di New York,
ancora nel 1947.
Da simbolo originario della fratellanza, il motivo delle mani
intrecciate si trova quindi dilatato e diffuso in ambito cooperativo
e mutualistico a significare l'unione, anche in contrapposizione
pi� o meno esplicita alla simbologia della lotta, sinonimo di
divisione, fino ad essere consacrato elemento fondamentale
dell'immaginario popolare a significare universalmente i valori
solidaristici e la coscienza di classe in una visione pi�
decisamente marxista.
L'allegoria femminile si impone nella carta intestata in maniera
pi� precoce e diffusa, e ancora nei primi decenni del secolo sembra
conservare largo successo. Essa si richiama all'iconografia
ricorrente nelle cartoline e nei manifesti di propaganda, nelle
testate dei giornali e nelle copertine degli opuscoli. Le �
riservata, del resto, la personificazione di concetti e di ideali,
non legati al mondo della produzione. Nello schema compositivo pi�
ricorrente si ha a sinistra la figura allegorica con gli elementi
iconografici significativi e, a lato, il richiamo paesaggistico, e
comunque tutto ci� che pu� fornire indicazioni sull'occasione
della stampa.
Nella carta intestata della Lega Nazionale delle Cooperative e della
"Cooperazione italiana", l'immagine della donna appare con
una veste panneggiata di ispirazione classica e a seno nudo, il capo
cinto di alloro sormontato da una corona turrita. Essa rinvia alla
tradizione allegorica risalente alla personificazione medievale e
rinascimentale di concetti religiosi (la Fede, la Giustizia, etc.).
Lega
Nazionale delle Cooperative e
La Cooperazione italiana
(carta intestata, particolare)
Nella fattispecie �
raffigurata tra oggetti che ne materializzano il significato, come
la cornucopia da cui sgorgano denari, immagine dell'abbondanza, o
l'incudine sulla quale � poggiato un braccio che regge un ramo
d'alloro, simbolo del trionfo del lavoro. Ne � autore Giacomo
Campi, per la testata della "Cooperazione italiana" del
1� gennaio 1896, in occasione della fondazione della Lega. Il tutto
risulta animato da particolari naturalistici (un nido di uccelli,
rami contorti, fiori) in un felice contrasto con gli elementi
allegorici. L'immagine, con poche modifiche grafiche, costituir� il
"marchio" distintivo della Lega fino agli anni '70.
Nella carta intestata della Camera del Lavoro di Genova
Sampierdarena l'allegoria femminile � invece accompagnata da un
lungo elenco delle funzioni/prestazioni di quell'organismo
sindacale.
Camera
del Lavoro di Genova-Sampierdarena
(carta intestata, particolare)
In quella della Typographical
Association del 1900 le due figure femminili rappresentano
Conoscenza e Comunicazione. Sono sormontate dalla lampada del Sapere
e accompagnate dal motto Lux et Tenebris e, alla base, da quello Ars
Artium Servatrix, che sono gi� apparsi su una bandiera delle
sezioni di Preston della Typographical Association, verso la fine
degli anni '60.
Non si conosce con sicurezza l'origine dell'intestazione, ma si ha
motivo di ritenere che sia pi� antica della stessa costituzione
dell'Associazione (fondata nel 1849), e probabilmente ripresa da una
gilda o da un'associazione di lavoratori.
La fortuna del nudo maschile allegorico � successiva. Per lo pi�
si tratta di un nudo parziale che simboleggia il Lavoro. Si va cos�
precisando anche un'iconografia di classe in cui appaiono gli
strumenti del lavoro: la vanga del contadino, il martello e
l'incudine dell'operaio. Da sottolineare che si tratta di strumenti
di lavoro manuale, i quali finiscono per acquisire fin dagli inizi
del Novecento, e poi dopo la prima guerra mondiale, una posizione
dominante nell'iconografia operaia e socialista, a evidenziare come
l'ideale della societ� futura, con quello della lotta di
emancipazione, poggiasse sulla centralit� della classe operaia.
Nella raffinata carta da lettere della Camera del Lavoro di Reggio
Emilia della fine del 1919, ma gi� prodotta con tale clich� agli
inizi del secolo, figurano due personaggi a torso nudo, dall'aspetto
vagamente eroico, che incrociano contro i raggi del sole il piccone
e la pala.
Camera
del Lavoro di Reggio Emilia
(carta intestata, particolare)
Il nudo maschile � dunque
simbolo della classe operaia, e insieme anche della sua forza: la
carta intestata della Confederazione del Lavoro (sede di Torino) lo
prospetta infatti, nel 1908, con un dinamometro.
Nella carta intestata della Lega Nazionale delle Cooperative del 31
agosto 1923, il nudo maschile � accostato all'incudine, insieme ad
altri strumenti cooperativistici, a suggerire che l'emancipazione
della classe operaia passa anche attraverso l'impresa cooperativa: e
il motto "nella solidariet� cooperativa, la ricchezza e la
pace", ne � il suggello
Lega
Nazionale delle Cooperative
(carta intestata, particolare)
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