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La
sentenza del Tribunale Speciale
per la Difesa dello Stato
N�
148 Reg. Gen. 1929
Sentenza N. 38
IN
NOME DI SUA MAESTA'
V I T T O R I O E M A N U E L E T E R Z O
Per grazia di Dio e volont� della Nazione
RE D'ITALIA
==============
Il
Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato, istituito ai sensi
dell'art. 7 della Legge 25 Novembre 1926 n. 2008, composto dagli
Ill.mi Signori:
TRINCALI CASANOVA CAV. UFF: ANTONIO = CONS. GEN. - PRESIDENTE;
BUCCAFURRI CAV. GIACOMO - Avvocato - GIUDICE RELATORE; CAU COMM.
LUSSORIO = CONSOLE M.V.S.N. - GIUDICE EFFET.; ALFARO COMM. ALFREDO
= CONSOLE M.V.S.N. = GIUDICE SUPPL.; RAMBALDI COMM. GIUSEPPE =
CONSOLE M.V.S.N. = GIUDICE SUPPL.; LE METRE CAV. GAETANO = CONSOLE
M.V.S.N. = GIUDICE SUPPL.; PASQUALUCCI COMM. RENATO = CONSOLE
M.V.S.N. = GIUDICE SUPPL.
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
Nel
procedimento penale a carico di:
PERTINI Alessandro fu Alberto e di Muzio Maria, nato a
Stella S. Giovanni (Savona) il 25 Settembre 1896, celibe, Avvocato
e Dottore in scienze sociali, domiciliato a Savona, censurato,
detenuto dal 14 aprile 1929 - VII�
IMPUTATO
a) - del delitto previsto e punito dall'art. 5 della legge 25
novembre 1926 n. 2008 per avere fuori del territorio dello Stato,
e propriamente in Francia, dal dicembre 1926 al marzo 1929
comunicato e diffuso voci e notizie false per modo di menomare il
prestigio dell'Italia all'estero, e per avere nelle stesse
circostanze di tempo e di luogo svolto attivit� tale da recare
nocumento agl'interessi nazionali.
b) - del delitto previsto e punito dall'art. 285 C.P. per avere
contraffatto e fatto uso in Italia nel marzo 1929 e sino alla data
del suo arresto, di un passaporto svizzero falsamente intestato al
nome di Luigi Roncaglia.
In
pubblica udienza
Udita
la lettura della sentenza di rinvio a giudizio e degli altri atti
processuali.
Sentiti il P.M. e l'accusato che col suo difensore ha avuto per
ultimo la parola.
In
fatto ed in diritto
�
risultato quanto appresso.
Nel dicembre 1926 l'avvocato Pertini Alessandro, socialista
unitario, fu assegnato al confino di polizia per cinque anni per
la sua attivit� ostile al Regime Fascista e diretta ad ostacolare
l'azione del Governo Nazionale.
Egli per sfuggire a tale provvedimento il 12 dicembre 1926 si rec�
clandestinamente in Francia.
Dopo di aver passato alcuni mesi a Parigi si stabil�
definitivamente a Nizza e divenne un esponente di prim'ordine nel
campo dei fuorusciti, e con scritti e con conferenze svolse
intensa propaganda contro il Regime Fascista.
Partecip� alle riunioni della "Lega Italiana dei Diritti
dell'Uomo" ed a quelle della "Concentrazione
Antifascista" e prese viva parte ad ogni altra manifestazione
politica ostile al fascismo.
Nell'aprile del 1926 impiant� in Nizza nel villino da lui abitato
una radio-telegrafia clandestina allo scopo di mantenersi in
corrispondenza con i suoi amici in Italia e potere comunicare e
ricevere notizie che diversamente non si potevano dare.
Per tal fatto sub� un procedimento penale a Nizza seguito da una
condanna.
Nel marzo 1929 - VII si allontan� da Nizza, pass� in Svizzera, e
munito di passaporto falso portante la sua fotografia ed intestato
al nome di Roncaglia Luigi varc� la frontiera dalla stazione di
Chiasso il 26 marzo 1929 - VII e rientr� in Italia.
Gir� per varie citt�, per scopi non bene accertati, ma
probabilmente per prendere contatti con i suoi amici antifascisti.
La sua presenza � stata accertata a Piacenza, a Firenze, a
Bologna ed a Milano. Egli ha detto di essere stato anche a Parma,
a Roma, a Napoli e a Pompei.
Il 14 aprile 1929 - VII fu visto a Pisa ed essendo stato
riconosciuto fu tratto in arresto.
Invitato nel primo momento dalle autorit� di P.S. a declinare le
proprie generalit� esib� subito il passaporto intestato al falso
nome di Roncaglia Luigi; ma quando poco dopo si trov� al cospetto
di persone che lo conoscevano e che erano da lui conosciute,
declin� le sue generalit�.
Perquisito, fu trovato in possesso della somma di lire
milleduecento italiane, di franchi quaranta svizzerim ed altri tre
franchi e quaranta centesimi in metallo svizzero.
Gli venne anche sequestrata una valigetta di fibbra color marrone
contenente gli oggetti che sono elencati a p. 13 degli atti proc.
In tutti i suoi interrogatori davanti all'Autorit� di P.S. e
davanti al Giudice Istruttore, ha confessato di avere svolto
attivit� antifascista a Nizza e in diversi paesi della costa
azzurra, di aver tenuto numerosi comizi antifascisti effettuando
larga propaganda conforme ai suoi principi politici, e di avere
partecipato sempre attivamente alle riunioni della "Lega
Italiana dei Diritti dell'Uomo" e della "Concentrazione
antifascista".
Ammise di aver impiantato a Nizza una stazione radiotelegrafica
allo scopo di mantenersi in corrispondenza con i suoi amici in
Italia per comunicare o ricevere notizie che altrimenti non si
potevano dare.
Confess� infine di essere ritornato in Italia il 26 marzo 1929 -
VII dalla frontiera di Chiasso, servendosi di un passaporto
compilato di suo pugno con firme false e bolli falsi ed
intestandolo al nome immaginario di Roncaglia Luigi con la propria
fotografia.
Al dibattimento ha confermato pienamente le dichiarazioni fatte
nei suoi interrogatori resi alla P.S. ed all'Autorit�
Giudiziaria, facendo spavalde dichiarazioni di fede socialista e
di irriducibile ostilit� al Fascismo.
La prova quindi dei fatti a lui attribuiti � raggiunta dalle
risultanze degli interrogatori stessi dell'imputato.
Ora, poich� egli ha confessato di avere svolto sempre attivit�
antifascista a Nizza e in diversi paesi della costa azzurra, di
aver tenuto numerosi comizi antifascisti, e di aver partecipato
sempre attivamente alle riunioni della "Lega Italiana dei
Diritti dell'Uomo" e della "Concentrazione
Antifascista" che sono associazioni eminentemente ostili e
nemiche acerrime del Regime Fascista, non pu� mettersi in dubbio
che tutta questa attivit� del Pertini all'estero sia tale da
potere arrecare nocumento agl'interessi nazionali.
Il fatto quindi riveste i caratteri del delitto previsto e punito
dall'art. 5 della legge 25 novembre 1926 n. 2008; e non ha
consistenza la contraria tesi difensiva.
Inoltre l'uso del passaporto falso fatto dal Pertini dal momento
in cui varc� la frontiera alla stazione di Chiasso per rientrare
in Italia e sino al momento del suo arresto, riveste i caratteri
del reato previsto e punito dall'art. 285 Cod. Pen.
E pertanto il Pertini deve essere ritento colpevole dei due reati
a lui ascritti in rubrica.
Nel determinare la pena il Tribunale prendendo norma dall'art, 5
della citata Legge sulla difesa dello Stato, fissa la pena di
dieci anni di reclusione e delle interdizione perpetua dai
pubblici uffici per il reato di cui al detto articolo; ed alla
pena della reclusione aggiunge tre anni di vigilanza speciale a
norma dell'art. 28 Cod. Pen.
Prendendo poi norma dall'art. 285 Cod. Pen. fissa la pena di
diciotto mesi di reclusione per il reato di falso documento.
Procedendo quindi al cumulo giuridico delle pene come sopra
fissato per i due reati a norma dell'art. 68 Cod. Pen. si perviene
alla complessiva pena di dieci anni e nove mesi di reclusione,
fermi restando l'interdizione perpetua dai pubblici uffici e tre
anni di vigilanza speciale.
Ritenuto che il condannato � obbligato al rifacimento delle spese
processuali a senso dell'art. 39 Cod. Pen.
Ritenuto che il denaro e gli altri oggetti sequestrati al Pertini
devono essere confiscati in quanto sono il prodotto dell'attivit�
politica delittuosa da lui svolta all'estero (art. 36 stesso
Codice)
PER QUESTI MOTIVI
Il Tribunale letti ed applicati gli art. 13, 20, 28, 36, 39, 68,
285 Cod. Pen. e 5 della Legge 25 novembre 1926 n. 2008, dichiara
Pertini Alessandro colpevole dei reati ascritti in rubrica e lo
condanna alla complessiva pena di dieci anni e nove mesi di
reclusione, alla interdizione perpetua dai pubblici uffici, a tre
anni di vigilanza speciale ed al pagamento delle spese
processuali.
Ordina la confisca del denaro e degli altri oggetti sequestrati.
Roma, trenta novembre millenovecentoventinove. Anno VII
IL PRESIDENTE
A. Tringali Casanova
IL GIUDICE RELATORE
Giacomo Buccafurri
I GIUDICI
Renato Pasqualucci
Alfredo Alfaro
Lussorio Cau
Gaetano Le Metre
Giuseppe Rambaldi
Fondo
Sandro Pertini
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