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Lettera
di Sandro Pertini
alla madre
Carceri
Giudiziarie - Portoferraio, 31 ottobre 1933
Mia buona mamma,
eccomi qua a Portoferraio in attesa del processo, che avr� luogo
il 9 novembre. il mio avvocato mi porter� tue notizie, che tanto
desidero. Pensa, mamma, che da 40 giorni mi si lascia senza la tua
parola! Ma di questo ti riparler� a suo tempo. Non preoccuparti,
mamma, se in questi ultimi tempi non hai ricevuto mie lettere.
Di salute sto bene ed il morale � sempre sollevato, questo ti sia
di conforto. Non rattristarti, mamma, pensando alla mia sorte.
Sappi che passo i miei giorni serenamente e che tu vivi sempre nel
mio pensiero. Vorrei mi fosse ancora concesso di viverti vicino,
come un tempo; questo, soltanto questo, vado oggi chiedendo al mio
destino quale compenso di quel poco che ho sofferto. Ormai ogni
speranza � caduta dal mio animo, ove, sola, la mia fede arde pi�
vigorosa di ieri e pi� pura, ch� in questi anni la dura realt�
e la dolorosa esperienza l'hanno liberata d'ogni povera illusione
e d'ogni meschina ambizione. E andr� avanti per il cammino, da me
liberamente scelto, senza compiere debolezza alcuna e senza il
miraggio di un domani per me radioso. Ch�, mamma mia, nella vita
talvolta � necessario saper lottare, non solo senza paura, ma
anche senza speranza. E cos� oggi lotto io, mamma. Lasciatemi qui
in carcere con la mia fede, che pura d'ogni macchia voglio serbare
nel mio cuore. Non chiedo altro e voi non pretendete da me atti di
debolezza.
Ho ricevuto la fotografia della nostra cara Ebe. La porto sempre
con me e la contemplo. La ricordo sempre questa dolce sorella
d'elezione, che ha lasciato un segno cos� profondo nel mio cuore.
Le dirai che le sofferenze di questi ultimi anni degno mi hanno
reso del suo affetto. E sappia che questo suo affetto � per me
cosa preziosissima. Coraggio mamma, assistimi con il tuo spirito
tuo Sandro
Fondo
Pertini
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