Il 30 maggio 1924 alla Camera Matteotti contest� in blocco la validit� delle
elezioni denunciando l�invadenza di �una milizia armata, composta di
cittadini di un solo partito�, che sosteneva �un determinato Governo
con la forza, anche se ad esso il consenso mancasse�. La proposta
socialista di rinvio della convalida degli atti alla Giunta delle
elezioni fu messa ai voti e ottenne solo 57 s�, 42 astenuti su 384
presenti e votanti. Come scrisse Sandro Pertini nella premessa ai
Discorsi parlamentari pubblicati dalla Camera dei deputati nel 1970,
quasi presago della fine dell�istituto rappresentativo Matteotti si
sorprendeva che dovessero essere proprio i socialisti �le ultime,
sciolte, guardie del sistema costituzionale�.
Il 10 giugno 1924 alle ore 16, 30 Matteotti usciva
dalla sua abitazione in Via Pisanelli 40, a pochi passi dal
Lungotevere Arnaldo da Brescia, fu aggredito e ucciso a coltellate.
I miseri resti furono trovati nella macchia della Quartarella presso
Riano Flaminio. Filippo Turati lo commemor� il 27 giugno 1924 a
Montecitorio, ma non nell�Aula dove i deputati dell�opposizione
avevano deciso di non tornare pi�. A ben vedere il 10 giugno 1924 si
determin� un solco non pi� colmabile tra due Italie destinato a
produrre effetti nel lungo periodo.