SANDRO PERTINI
Nel 1924, dopo il rapimento e il barbaro assassinio
di Giacomo Matteotti da parte dei fascisti, Pertini decide di
iscriversi al Partito Socialista Unitario.
Inizia cos� un'intensa attivit� di lotta contro il
fascismo. Il suo studio di avvocato a Savona viene pi� volte
distrutto, e lui stesso viene bastonato in pi� occasioni dagli
squadristi.
Il 22 maggio 1925, viene arrestato a Stella per aver
distribuito il foglio clandestino "Sotto il barbaro dominio
fascista" e condannato a otto mesi. Liberato dopo la vittoria in
appello, Pertini prosegue la sua lotta.
L'iscrizione al Partito Socialista Unitario
(lettera di Pertini alla segreteria PSU di Savona):
[Firenze, giugno 1924]
All'avv.
Diana Crispi
segretario
della sezione Unitaria
di Savona
Mio ottimo amico.
Ho la mano che mi trema, non so se per il grande
dolore o per la troppa ira che oggi l'animo mio racchiude. Non posso
pi� rimanere fuori del vostro partito, sarebbe vigliaccheria.
Pertanto, pronto ad ogni sacrificio, anche a quello della mia stessa
vita, con ferma fede, alimentata oggi dal sangue del grande Martire
dell'idea socialista, umilmente ti chiedo di farmi accogliere nelle
vostre file. Questo ti chiedo dalla terra che diede al delitto il
sicario Dumini per la seconda volta indegna patria di Dante che se
tra di noi tornasse, nuovamente se n'andrebbe fuggiasco, ma
volontario, non pi� per le contrade d'Italia, trasformate oggi in "bolgie
caine", bens� oltre i confini, dopo avere ancora una volta ripetuto
agli uomini con pi� disgusto e pi� amarezza, l'accorata invettiva:
ahi! serva Italia di dolore ostello
nave senza nocchiero in gran tempesta
non donna di provincia ma bordello
Ti chiedo ancora di volermi rilasciare la Tessera con
la sacra data della scomparsa del povero Matteotti: questo potrai
facilmente concedermi tu, che sai come da lungo tempo il mio animo
nel suo segreto gelosamente custodisca, come purissima religione, la
idea socialista. La sacra data suoner� sempre per me ammonimento e
comando. E valga il presente dolore a purificare i nostri animi
rendendoli maggiormente degni del domani, e la giusta ira a
rafforzare la nostra fede, rendendoci maggiormente pronti per la
lotta non lontana. Raccogliamoci nella memoria del grande Martire
attendendo la nostra ora. Solo cos� vano non sar� tanto sacrificio.
Ti stringo caramente la mano.
tuo Sandro Pertini
�Idea Nuova�, 28 giugno 1924.