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Archivio
> Descrizione dei Fondi
GAETANO PILATI (1881-1925)
Bb. 5, fascc. 40, albums 6, fotografie 202, audiocassette
5, videocassette 7, volumi 3, cimeli e arredi 30 (1900-1925; con
documenti posteriori fino al 1999). Elenco
analitico dei fascicoli.
Biografia
Gaetano Pilati nacque a Croara, frazione di S. Lazzaro di
Savena (Bologna), il 29 agosto 1881. Trasferitosi a Firenze nel
1906, fu assunto come manovale in un'impresa edile. Nel 1910 fond�,
insieme all'amico Mingozzi, l' "Impresa Gaetano Pilati",
che nel 1914 fu trasformata in "Ditta Fratelli Pilati & A.
Mingozzi". La sua abilit� e l'intuizione delle possibilit�
rivoluzionarie del cemento armato precompresso lo condussero a
brevettare un nuovo sistema costruttivo, detto appunto "solaio
Pilati". Iscrittosi alla sezione Edmondo De Amicis del Psi nel
1910, si dedic� all'organizzazione delle leghe operaie. Nel 1913
divenne presidente della Sms "Andrea del Sarto".
Profondamente antimilitarista, fu chiamato alle armi all'inizio
della prima guerra mondiale. Si distinse in molte occasioni,
meritando la medaglia d'argento e la promozione sul campo.
Lo scoppio di una granata gli caus� la perdita dell'avambraccio
sinistro. Ricoverato all'Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna,
progett� numerosi brevetti per arti artificiali e per protesi
meccaniche. Una volta congedato, si dedic� alla propaganda e
all'organizzazione in Toscana della Lega proletaria mutilati,
invalidi, reduci, orfani, vedove e genitori di caduti di guerra, di
cui nel 1919 fu eletto segretario generale. Nello stesso anno fu
eletto anche deputato per la circoscrizione Firenze-Pistoia. Nel
1920 divenne consigliere comunale per la minoranza socialista a
Firenze. Come imprenditore edile, costru� gran parte dei nuovi
rioni popolari fiorentini con l'impiego di soluzioni antisismiche e
antincendio, che gli valsero premi e riconoscimenti
internazionali.
Costitu� e presiedette la Societ� emancipatrice inquilini, una
delle prime ad introdurre il sistema delle case a riscatto. Nel 1921
divenne segretario provinciale del Psi. Avvicinatosi al gruppo di
intellettuali antifascisti riuniti intorno al periodico clandestino
"Non mollare", si dedic� con entusiasmo alla diffusione
del foglio antifascista. Nella notte fra il 3 ed il 4 ottobre 1925,
fu aggredito nel suo letto e, gravemente ferito, mor� il 7 ottobre,
dopo una lunga agonia. Nel maggio 1927 si svolse a Chieti il
processo ai tre sicari fascisti. Nonostante i vari tentativi di
impedirle di costituirsi parte civile e di testimoniare al processo,
la vedova Amedea Landi (16 giugno 1885-11 febbraio 1972), si rec�
in aula e riconobbe gli assassini. Nonostante ci�, tutti i
colpevoli furono assolti. Alla memoria di Amedea Pilati, che poi
dovette emigrare in Argentina col figlio Bruno (1909-viv.), � stata
assegnata una medaglia d'oro al valore civile nel 1992.
BIBLIOGRAFIA:
-
P.
COSTANTINI, Gaetano Pilati, vita di un socialista, a cura della
Sezione "Gaetano Pilati" di Firenze del Psi, Firenze,
1978;
-
D.B.M.O.,
Roma, 1978, vol. IV, 1978, pp. 152-155, sub voce;
-
M.
COZZI, F. NUTI, G. CARAPELLI, Edilizia in Toscana nel primo
Novecento, Firenze, Edifir, 1994, p. 86 e passim;
-
G.
ISOLA, M. COZZI, F. NUTI, G. CARAPELLI, Edilizia in Toscana fra
le due guerre, Firenze, Edifir, 1994, passim;
-
G.A.P.C.T.,
pp. 491-493, sub voce.
Il
fondo, che comprende, oltre all'archivio, una piccola raccolta
libraria ed alcuni mobili e cimeli, � stato donato dal figlio di
Gaetano Pilati, Bruno, in due fasi, nel 1980 e nel 1991. Bruno
Pilati ha continuato successivamente a versare carte e cimeli alla
Fondazione Turati, per cui l'archivio pu� ancora dirsi aperto. Si
tratta in realt� di un archivio familiare, la cui documentazione
ruota intorno alla figura di Gaetano Pilati. Il fondo comprende
infatti, oltre alle carte propriamente appartenute a quest'ultimo,
alcuni documenti della moglie Amedea Landi e le carte prodotte o
raccolte dal figlio Bruno, per lo pi� inerenti le vicende e le
commemorazioni del padre ed il riconoscimento del valore civile
della madre. L'archivio ha ottenuto la notifica di notevole
interesse storico dalla Sovrintendenza archivistica per la Toscana,
con provvedimento n. 630 del 4 aprile 1992.
DESCRIZIONE ARCHIVISTICA
Tenuto conto della stretta connessione tra le carte dei
tre membri della famiglia Pilati, che si presentano come una
testimonianza unica della vita, dell'attivit� e della morte di
Gaetano Pilati, il primo ordinamento effettuato all'atto del
versamento, accompagnato dalla stesura di un elenco analitico, ha
considerato tutta la documentazione in maniera unitaria, senza
separare i nuclei documentari afferenti a Gaetano, Amedea e Bruno
Pilati. E' possibile tuttavia individuare quattro nuclei
documentari.
Archivio Gaetano Pilati, fascc. 20, fotografie 48 (1900-1925)
Questo nucleo pu� essere articolato in sei serie:
carteggio, 18 lettere inviate o ricevute dal 1907 al 1922;
"zirudele", 6 filastrocche in dialetto bolognese composte
da Gaetano Pilati a Croara dal 1900 al 1901 (due di esse sono state
pubblicate nel citato libro di P. Costantini) ed una composta dal
fratello Alfonso;
interventi e discorsi tenuti da Gaetano Pilati in Parlamento e nella
Giunta comunale di Firenze (1919-1923), documenti in copia;
brevetti di arti artificiali, brevetti, bandi di concorso,
corrispondenza, disegni, appunti (1917-1918);
brevetti edilizi, opuscoli illustrativi della Societ� italiana
brevetti edilizi Pilati, calcoli e dati tecnici, disegni, fotografie
(1907-1924);
periodici e ritagli di stampa, alcuni numeri de "Il
Fischio" (1919-1920) e "Il Lavoratore della carta"
(1920), ritagli da "Spartacus" (1919-1921),
"Avanti!" e altri giornali sulla prima guerra mondiale
(1917-1919), fotocopie de "La Nazione del popolo" (1911) e
"Non Mollare" (1925).
Archivi aggregati
Carte Amedea Landi, fascc. 3 (1938-1972)
Le carte Landi possono essere enucleate in tre serie:
corrispondenza, tre lettere di Sandro Pertini a Amedea Pilati (1967,
1969);
documenti argentini, documenti di identit� e concernenti la
pensione (1938-1972);
documenti italiani, documenti di identit�, certificati medici,
pratiche per la pensione di guerra, certificati di morte e sepoltura
(1926-1972).
Carte Bruno Pilati, fascc. 17, album 6, fotografie 154,
audiocassette 5, videocassette 7, volumi 3 (1920-1999)
Le carte di Bruno Pilati comprendono le seguenti serie:
carteggio, 86 lettere inviate o ricevute da Bruno Pilati dal 1945 al
1996 (fra gli interlocutori ricordiamo: Giuliano Amato, Alessandro
Galante Garrone, Lelio Lagorio, Pietro Nenni, Sandro Pertini,
Gaetano Pieraccini, Vasco Pratolini, , Valdo Spini;
documenti personali di Bruno Pilati, certificati, diploma, documenti
per l'arruolamento (1927, 1972, 1986);
Societ� aretina per l'edilizia moderna, concordato con i singoli
soci e cancellazione del fallimento (1929);
i brevetti edilizi "Gaetano Pilati" in Argentina, disegno,
ritaglio di giornale, 34 fotografie b/n dell'esposizione dei
brevetti Pilati a Bahia Blanca nel 1928 e di varie applicazioni
(1928-1931);
documenti sulla morte di Gaetano Pilati, certificati di morte,
referto dell'autopsia, lettere e documenti in copia sui processi di
Chieti e di Macerata (1927, 1950-1952), fotocopie del fascicolo
personale del Cpc (1928-1929);
carte sulla morte di Amedea Landi, telegrammi e lettere di
cordoglio, registro per firme, necrologio, discorso pronunciato da
Lelio Lagorio ai funerali, appunti di Bruno Pilati;
ricordi e appunti di Bruno Pilati sui genitori (1927, 1974, 1989);
commemorazioni dell'eccidio di Gaetano Pilati, discorsi, inviti,
appunti, audiocassette, fotografie dal 1945 al 1995;
intitolazioni di strade a Gaetano Pilati, deliberazioni, ritagli di
stampa, fotografie relative alle intitolazioni di strade a Firenze,
Dicomano e San Lazzaro di Savena (1968-1984);
intitolazione della Scuola elementare di Bellariva, a Firenze, e
istituzione del premio "Gaetano Pilati", lettere,
discorso, ritagli di stampa, fotografie, disegni e scritti degli
alunni (1968-1996);
tema su Gaetano Pilati, svolto da un'alunna di Rapallo (1975);
medaglia d'oro ad Amedea Pilati, discorso, invito, ritratto,
fotografie, videocassetta, audiocassetta, medaglia d'oro e diploma
(1993);
ricostruzioni in video della vita di Gaetano Pilati, videocassette e
sceneggiatura del film per la tv Gli strumenti del potere e
videocassetta curata dallo stesso Bruno Pilati su Gaetano Pilati.
Vita e morte di un socialista;
ritagli di stampa, concernenti Gaetano e Amedea Pilati e argomenti
di storia del socialismo e dell'antifascismo(1920-1999);
album su Gaetano Pilati, sei album in cui Bruno Pilati ha raccolto
documenti, ritagli di stampa e fotografie, originali o in copia, che
ricostruiscono la vita del padre e le commemorazioni postume.
Fotografie familiari 147 (1907-1991)
Fotografie di Gaetano, Amedea e Bruno Pilati, della casa nat�a
di Gaetano Pilati, dei cantieri edili, delle riunioni clandestine
per il "Non Mollare", dell'esilio argentino, di Pietro
Nenni, di una mostra di pittura, del congresso socialista del 1972,
di una manifestazione antifascista, dell'abitazione e della camera
in cui fu ucciso Gaetano Pilati, di alcuni cimeli, del Partito
socialista democratico argentino.
Cimeli e arredi, 30 (1917-1993)
Si tratta di diplomi, medaglie, fotografie incorniciate,
modellini per brevetti edilizi, orologi, occhiali, coppe, un servito
da caff�, un busto in gesso, l'arredo completo dello studio di
Gaetano Pilati.
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