GUIDO
LODOVICO LUZZATTO
Scritti politici.
Ebraismo e antisemitismo
Franco Angeli Editore
Milano, L. 40.000
cod. 541.12
ISBN:
88-204-9586-4
Questo secondo volume di Scritti
Politici di Guido Lodovico Luzzatto � dedicato a temi,
personaggi, idee con l'ebraismo connessi, in un arco di tempo
compreso fra il 1929 e i tardi anni Ottanta.
Dell'antisemitismo
moderno, Luzzatto dava un'interpretazione innanzitutto politica, da
un lato come di uno strumento di vessazione tipico delle societ�
totalitarie e, dall'altro lato, come di una cartina di tornasole del
grado di tolleranza degli uomini sedicenti antifascisti e dei
partiti cui appartenevano. Fedele alla tradizione di Claudio Treves,
che gi� nel 1922 aveva vaticinato ogni forma di bassezza per un
regime nato con le spedizioni punitive, Luzzatto descrive le
umiliazioni cui devono sottoporsi - anche quando non � necessario -
i suoi correligionari all'indomani del Concordato. Il volume
restituisce per la prima volta a Luzzatto il ruolo svolto in
occasione della celebre, rovente polemica di Filippo Turati con il
rabbino maggiore della Comunit� di Roma, Angelo Sacerdoti (1929).
Accanto
agli articoli scritti dopo il 1938 per "Il Nuovo Avanti" ,
per "L'operaio italiano" e altri giornali dell'emigrazione
- qui per la prima volta raccolti - questo secondo volume offre un
florilegio abbastanza ampio della collaborazione alla stampa ebraica
del tempo ("Israel", "La rassegan mensile di
Israel"): dopo la scoperta di un Luzzatto osservatore
smaliziato della crescente ondata antisemita durante il ventennio,
� la volta adesso della �scoperta� di un Luzzatto danubiano,
anticipatore delle pi� recenti mode mitteleuropee degli ultimi
anni. S'inizia con un'intervista a Martin Buber raccolta nel remoto
1930: vero incunabolo nella storia della prima penetrazione delle
idee di questo filosofo nella nostra cultura. Seguono poi contributi
che ci parlano per la prima volta del Giobbe di Joseph Roth,
dei ricordi di Arthur Schnitzler, di Max brod, di Willy Haas, di
Franz Rosenzweig e di tutto quell'universo caro a Caludio Magris.
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