GIANNI CARMELO DONNO
Il Mezzogiorno nel socialismo italiano 1892-1902
Franco Angeli Editore
Milano, L. 34.000
cod. 541.15
ISBN:
88-464-1199-4
Gli
studi sulla storia del Mezzogiorno dopo l'Unit� sono stati per
lungo tempo influenzati dalla lettura gramsciana della questione
meridionale, con al centro una radicale critica delle esperienze del
socialismo riformista italiano.
Rispetto ai numerosi luoghi comuni storiografici, sedimentati da
quella tradizione di studi, questo libro offre conclusioni affatto
diverse. Ripercorrendo il primo decennio di storia del Partito
socialista italiano, attraverso i suoi organi di stampa, i dibattiti
congressuali e l'attivit� parlamentare, l'autore ricostruisce il
processo di formazione nel PSI di una originale visione della
questione meridionale nella sua ampia variet� di aspetti per nulla
riconducibili alla sola questione della terra. Sono le tematiche
dell'istruzione, del fisco, dell'usura e del credito agrario, dei
demani, del malgoverno amministrativo e della criminalit� che,
affiancando le differenti �questioni agrarie�, contribuiscono a
disegnare il poliedro della questione meridionale. Centrale in
questa riflessione, che si alimenta anche dei contributi del
dibattito internazionale, � una visione fortemente riformistica
dello sviluppo capitalistico, ritenuto essenziale per l'evoluzione
economica e sociale di aree in ritardo, quali il Mezzogiorno. Motore
di questo processo � l'azione dello Stato, indirizzata verso una
forte detassazione, favorita dalla riduzione della spesa pubblica
(in particolare di quella �militare�), e quindi volta al
potenziamento delle infrastrutture e alla bonifica del territorio.
Da ci� deriva, infine, il ruolo di moderno �partito democratico�,
non classista, che il PSI nel Mezzogiorno ritiene doversi assegnare.
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