|
|
|
|
FULVIO CONTI insegna Storia sociale e Storia
contemporanea nell'Universit� di Firenze, Facolt� di Scienze
Politiche. E' autore di numerosi saggi, fra i quali Laicismo e
democrazia. La massoneria in Toscana dopo l'Unit�, Firenze 1990; I
notabili e la macchina della politica. Politicizzazione e trasformismo
fra Toscana e Romagna nell'et� liberale, Manduria 1994; La
morte laica, I, Storia della cremazione in Italia (1880-1920),
Torino 1998 (con A.M. Isastia e F. Tarozzi). Coordina (con M. Ridolfi)
la direzione scientifica di �Memoria e Ricerca�, rivista di storia
contemporanea.
|
FULVIO
CONTI
L'Italia dei democratici.
Sinistra risorgimentale, massoneria e associazionismo fra Otto e
Novecento
Franco Angeli Editore
Milano
cod. 541.18
ISBN:
88-464-2331-3
L'Italia
dei democratici fu un'Italia di minoranza, raccolse molti di coloro
che uscirono vinti e scontenti dalla stagione epica delle lotte
risorgimentali. Fu un'Italia frammentata e divisa, incapace di
identificarsi in progetti politici e culturali ben definiti, che si
riconobbe essenzialmente nella difesa degli ideali di laicismo e di
libert�. Il volume propone un originale approccio alla sua storia
che si configura come chiave di lettura di dinamiche e processi
politici pi� ampi. Essi riguardano da una parte il modo con cui
venne strutturandosi il sistema politico e la dialettica tra forze
di governo e gruppi di opposizione, dall'altra il difficile
tentativo della democrazia italiana di affrancarsi dai suoi
massimalismi, di abbandonare i residui del rivoluzionarismo
risorgimentale e dar vita a un raggruppamento autenticamente
riformista.
Nel libro ci si interroga sulle conseguenze che ci� ebbe sulla
mancata o ritardata integrazione dei ceti sociali subalterni nello
Stato e sulla lentezza con cui si � sviluppato nel paese un
sentimento condiviso di appartenenza alle istituzioni e alla comunit�
nazionale. Ma in esso si pone costantemente l'accento anche sul
contributo che l'opposizione radicale e repubblicana, la massoneria
e l'associazionismo laico seppero dare all'allargamento degli spazi
di partecipazione e pi� in generale alla progressiva
democratizzazione dello Stato. Se si dimenticasse questo
fondamentale apporto ci si priverebbe infatti di un'importante
elemento di comprensione delle trasformazioni sociali e politiche
avvenute in Italia fra Otto e Novecento.
<torna
alla pagina precedente
|
|
|