Un precedente storico
Galleria
di ritratti di esponenti socialisti esuli, alla "popote" di
Parigi
� venuto a costituirsi quell'"Archivio del
socialismo italiano" per la cui formazione si erano pi� volte
prodigati vari dirigenti socialisti dai primi anni Venti.
Ricordiamo l'impegno di Cerchiaro, nel 1922, teso alla
costituzione di un archivio dell'"Avanti!", e nel 1924 quello di
Filippo Turati, appoggiato da molti esponenti del mondo della
cultura e dalla Confederazione generale del lavoro, al fine di
creare un Ufficio studi del movimento operaio intitolato a
Giacomo Matteotti. Dopo questi tentativi, vanificati dalle
repressioni fasciste, fu ancora Turati a promuovere, durante il
periodo dell'esilio in Francia, la raccolta di documentazione
per realizzare una esposizione della stampa antifascista, che fu
poi inaugurata a Colonia il 10 giugno 1928.
Filippo Turati
Dopo le distruzioni
e dispersioni del periodo bellico, un primo appello fu lanciato
nel 1945 dall'Ufficio stampa del partito per la raccolta dei
materiali inerenti l'attivit� socialista a partire dal 1926.
Pochi anni dopo, nel 1948, la direzione del PSLI, su istanza tra
gli altri di Vera Modigliani, Alessandro Schiavi, Ludovico
D'Aragona e Gino Luzzatto, decise di dar vita ad un "Archivio
storico del socialismo italiano", iniziativa che fu ripresa nel
1950 dalla Direzione del PSI su proposta di Lelio Basso e di
vari intellettuali come Gianni Bosio e Giovanni Pirelli.
Il
progetto fu infine ripreso nel 1976 da Pietro Nenni, riscuotendo
il sostegno di molti militanti, simpatizzanti, storici, politici
ed intellettuali, e si concretizz� inizialmente con la
costituzione dell'Istituto socialista di studi storici,
presieduto dal prof. Giorgio Spini, per poi ricevere un assetto
definitivo e strutture pi� solide e idonee con la nascita della
Fondazione "Filippo Turati".
Anna Kuliscioff
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