Archivi audiovisivi, fotografici e iconografici
La Fondazione possiede, inoltre,
un ampio archivio di immagini, costituito da circa 160 tra
videocassette e pellicole cinematografiche di vario tipo, 430
tra nastri e audiocassette che solo in minima parte � stato
restaurato e riversato da ditte specializzate su supporto
Digibeta. Un fondo fotografico di 25.000 foto, nonch� circa
1.550 tessere e 250 manifesti politici e altro materiale di
propaganda vario come volantini, cartoline, pieghevoli,
oggettistica storica, anche di grande pregio.
Gli archivi audiovisivi sono ormai
considerati fondamentali dagli storici come oggetto di indagine
per ricostruire la storia del Novecento, attraverso il suono e
le immagini in movimento, in grado di testimoniare sia i grandi
avvenimenti sia la vita quotidiana dei cittadini di tutto il
mondo. Dal 1999, le immagini in movimento registrate su
qualsiasi supporto, risalenti a pi� di 25 anni fa, sono state
dichiarate beni culturali. Nel 2002 sono entrati anche nel
Codice dei beni culturali e paesaggistici. Infine, nel 2004 �
stata varata una nuova legge sul deposito legale. Si tratta,
per�, di documenti tanto preziosi quanto delicati, esposti a
notevoli rischi di deterioramento. Secondo l'Unesco,
infatti, una grande quantit� di documenti audiovisivi dei primi
anni di produzione � stata definitivamente persa e la maggior
parte delle attuali collezioni potrebbe svanire nei prossimi
vent'anni.
Per quanto concerne gli archivi
audiovisivi posseduti dalla Fondazione, si tratta di esemplari
originali, unici e molto rari, in particolare film da 8, 35 e 56
mm., dedicati a convegni e congressi nazionali del partito,
audiocassette, bobine e dischi contenenti registrazioni di
sedute del Comitato Centrale e della segreteria dal 1992, come i
discorsi in viva voce di Pietro Nenni, Riccardo Lombardi,
Francesco De Martino, Sandro Pertini, Rodolfo Morandi, Lelio
Basso, Bettino Craxi ai Congressi nazionali e al Comitato
centrale del Partito socialista dagli anni Cinquanta agli anni
Novanta. � di particolare rilievo la collezione di audiovisivi
prodotti dall�Ufficio stampa e propaganda della Direzione del
Psi, come i filmati delle campagne elettorali, gli appelli agli
elettori dalla met� degli anni Cinquanta, fondamentali per lo
studio della comunicazione politica in Italia nel dopoguerra;
oppure i documenti sonori di eventi, cerimonie e commemorazioni;
infine segnaliamo le campagne di propaganda, tra le quali quella
per il NO all�abolizione del divorzio (1974). Si tratta di un
materiale, senza dubbio, fondamentale per lo studio della storia
degli ultimi 50 anni: in particolare della cultura politica,
dell�informazione, del linguaggio visivo e sonoro della
comunicazione.
I patrimoni relativi alle
collezioni, all�archivio del Psi, alle carte personali e agli
archivi audiovisivi attendono alla medesima area politico
culturale, con un profilo di forte interconnessione. La loro
complessiva valorizzazione presenta un significativo valore
aggiunto di grande rilievo culturale, sociale e istituzionale.
Analoghi benefici sono attesi ai fini della valorizzazione della
biblioteca, ricca di 96500 titoli. I promotori sono fiduciosi
che da ci� traggano benefici significativi anche i grandi
progetti informatici promossi da enti pubblici come l�archivio
del Parlamento Europeo, gli Archivi on line del Senato della
Repubblica, la rete Sbn.
In virt� dei servizi erogati, la
Fondazione continua ad accrescere il proprio patrimonio
archivistico con l�acquisizione di nuovi fondi documentari.
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