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DINO MENGOZZI (forlivese) � ricercatore di storia moderna
nell'Universit� di Urbino. Si � occupato di storia sociale e
politica dal Settecento al Novecento, dedicando saggi al giacobinismo
e alle mentalit� (Politica e religione nel Rubicone giacobino,
Bologna 1991), alla modernizzazione, alla violenza politica (I
Battistini, Rimini 1994) e ai condizionamenti etici della politica
(Gli uomini rossi di Romagna, Manduria 1994).
DANIELE ANGELINI (cesenate) � docente nella scuola media. Si
� occupato di storia politica, in particolare della storia delle
origini del socialismo municipale e della stampa periodica romagnola,
cui ha dedicato vari saggi (La stampa cesenate nel periodo giolittiano,
Cesena 1982; I Battistini, Rimini 1994).
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Una societ� violenta.
Morte pubblica e brigantaggio
Scritti di Balzani, Borghi, Colapietra, Daltri, Degl'Innocenti,
Della Peruta, Giannotti, Mengozzi, Pivato, Santarelli, Savinii
Piero Lacaita Editore
Manduria-Roma-Bari 1996, L. 25.000
In copertina: Antonio Gasbaroni di Sonnino e Geltrude
Demarchis sua amante (1861),disegno in, Biblioteca Comunale di
Forl�.
Questa
raccolta di saggi costituisce un'occasione per rivisitare il
brigantaggio al di fuori dei rigidi schemi storiografici.
Il tema viene iscritto nell'irregolarit� sociale e unificato dalla
violenza, comprensiva di forza e sovranit�. Sicch� il tradizionale
brigante "sociale" si fa piuttosto spia del
disciplinamento e dell'incidenza dello Stato in periferia e pi� in
generale nel mondo rurale (renitenza alla leva, usi comunitari,
solidariet� per bande). Se nelle citt� l'irregolarit� dei
"malfattori" si spegne sotto i grandi processi degli anni
Settanta, nelle periferie resteranno a lungo, invece, zone franche a
sovranit� intermittente.
Spia del costume non meno che delle mentalit�, la questione della
violenza riscopre cos�, alla luce di una pluralit� d'approcci
ispirati dalla storia sociale, una centralit� storiografica
comprensiva della totalit� del vivere, della sicurezza individuale
al senso della morte, dall'ordine pubblico alla espressione della
crudelt� nei riti pubblici e nelle esecuzioni capitali.
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