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Archivio
> Descrizione dei Fondi
RODOLFO MONDOLFO (1877-1976)
Bb. 19, fascc. 768 (1900-1939, con alcuni manoscritti
degli anni '50). Inventario analitico a stampa a cura di S. Vitali.
Biografia
Rodolfo Mondolfo nacque a Senigallia il 20 agosto 1877. Nel 1895 si
iscrisse all'Istituto di Studi superiori pratici e di
perfezionamento di Firenze, dove si laure� in Storia della
filosofia nel 1899. A Firenze ader� inoltre al PSI, essendo stato
introdotto dal fratello Ugo Guido nel gruppo di giovani socialisti
di via Lungo il Mugnone. Fra il 1901 e il 1906 insegn� nei licei di
Potenza, Ferrara e Mantova e partecip� assiduamente all'attivit�
della Federazione nazionale insegnanti della scuola media.
Nel 1904 consegu� la libera docenza in storia della filosofia
all'Universit� di Padova, dove nel 1907 fu chiamato a supplire la
cattedra di Roberto Ardig�. Nello stesso anno si spos� con Augusta
Algranati, dalla quale ebbe quattro figli. Prima dello scoppio della
guerra mondiale, si trasfer� a Torino, nella cui universit� tenne
la cattedra di Storia della filosofia dal 1910 al 1913. Sempre
vicino alle posizioni di Filippo Turati, fu stretto collaboratore,
con il fratello, di Critica sociale". Nel 1912 pubblic� il
volume Il materialismo storico in Federico Engels e, nel 1913, una
serie di articoli, Socialismo e filosofia, che apparvero su
"L'Unit�" di Salvemini. Dal 1914 al 1938 insegn�
all'Universit� di Bologna come professore ordinario. Dal 1922 si
impegn� in una energica attivit� di opposizione culturale e ideale
al fascismo. Diresse per l'editore Cappelli la "Biblioteca di
studi sociali", nella quale pubblic� volumi di grande
importanza per gli sviluppi della discussione politica e della lotta
antifascista, tra i quali, nel 1923, la terza edizione del suo Sulle
orme di Marx. Dopo la cessazione forzata della collana, Mondolfo
cur�, sempre per l'editore Cappelli, una "Collana di testi
filosofici e pedagogici" e continu� a servirsi di sedi
accademiche per stampare lavori di contenuto storico-politico.
Negli anni Trenta collabor� all'Enciclopedia italiana, diretta da
Giovanni Gentile, curando molte delle voci relative al marxismo e
alla storia del movimento operaio. In questi anni Mondolfo si
occup� soprattutto dello studio della filosofia antica, dedicandosi
in particolare alla traduzione e all'aggiornamento bibliografico,
filologio e critico della monumentale Filosofia dei greci nel suo
sviluppo storico di Eduard Zeller, cui avrebbe continuato a lavorare
per il resto della vita A causa dell'emanazione delle leggi razziali
dovette abbandonare l'insegnamento universitario e, nel 1939, fu
costretto all'esilio in Argentina. Dopo iniziali cicli di conferenze
in varie citt� argentine, insegn� dal 1940 al 1948 all'Universit�
di Cordoba e dal 1948 al 1952 all'universit� di Tucuman.
Dopo la caduta del fascismo e la fine della guerra, Mondolfo torn�
pi� volte in Italia, dove fu reintegrato nel ruolo dei professori
universitari e nella cattedra di Storia della filosofia
dell'Universit� di Bologna, ma non vi ristabil� la propria
residenza. In questi anni Mondolfo pubblic� nuovi studi di storia
della filosofia antica, cur� la riedizione di vecchi lavori e
collabor� a riviste e periodici tra i quali, in primo luogo,
"Critica sociale". Mor� a Buenos Aires il 16 luglio 1976.
BIBLIOGRAFIA:
-
D.F.
PRO, Rodolfo Mondolfo, voll. 2, Buenos Aires, Editorial Losada,
1967-1968;
-
E.
BASSI, Rodolfo Mondolfo nella vita e nel pensiero socialista,
Bologna, Tamari, 1968; Pensiero antico e pensiero moderno in
Rodolfo Mondolfo, presentazione di A. SANTUCCI, Bologna,
Cappelli, 1979;
-
Le
carte di Rodolfo Mondolfo nell'Archivio Bassi, inventario a cura
di S. VITALI, in FONDAZIONE DI STUDI STORICI "FILIPPO
TURATI"-FIRENZE, UNIVERSIT� DEGLI STUDI DI
MILANO-DIPARTIMENTO DI FILOSOFIA, Archivio Rodolfo Mondolfo.
Inventari, a cura di S. VITALI e P. GIORDANETTI, Roma, Ministero
per i beni culturali e ambientali-Ufficio centrale per i beni
archivistici, 1996, pp. 1-290, 503-639;
-
D.B.M.O.,
vol. III, Roma, Editori Riuniti, 1977, pp. 523-533, sub
voce;
-
P.I.,
vol. XVIII, Milano, Cei, 1991, pp. 360-362, sub voce;
-
G.A.P.C.T.,
pp. 407-409, sub voce;
-
M.
PASQUINI, Del Vecchio, il kantismo giuridico e la sua incidenza
nell'elaborazione di Rodolfo Mondolfo, Citta di Castello, 1999.
Quando
nel 1939, a seguito delle leggi razziali, fu costretto all'esilio in
Sud America, Rodolfo Mondolfo affid� le proprie carte ad Enrico
Bassi, socialista riformista bolognese, amico di entrambi i fratelli
Mondolfo. Le carte di Rodolfo Mondolfo pervennero quindi alla
Fondazione Turati nel 1987, dopo la morte di Enrico
Bassi, che aveva destinato alla Fondazione anche l'archivio e la
biblioteca personali, oltre a quattro grossi fascicoli di carte di Ugo
Guido Mondolfo. L'archivio Rodolfo Mondolfo resta mutilato di un
nucleo importante di documenti relativi alla sua militanza
intellettuale nelle file del socialismo riformista, in particolare
della prima met� degli anni Venti, prima dell'avvento e del
consolidamento del regime fascista, che Mondolfo dovette bruciare
nell'impossibilit� di conservarli in un luogo sicuro. Le carte
relative agli anni dal 1939 alla sua morte (con pochi documenti
anteriori) sono invece conservati presso il Dipartimento di
Filosofia dell'Universit� statale di Milano. Gli inventari di
entrambi i nuclei, quello fiorentino e quello milanese, sono stati
pubblicati in un unico volume nelle collane dell'Amministrazione
degli Archivi di Stato. Il fondo � dichiarato di notevole interesse
storico con provvedimento n. 630 del 4 aprile 1992 dalla
Sovrintendenza archivistica per la Toscana.
DESCRIZIONE ARCHIVISTICA
Le carte, riordinate e inventariate analiticamente da
Stefano Vitali, sono state suddivise in due serie, la corrispondenza
e i manoscritti.
Corrispondenza, fascc. 715 (1920-1939, con alcune lettere del
1901)
Si tratta di circa 5300 lettere ordinate alfabeticamente per
mittente, comprendenti alcune minute di lettere di Mondolfo. La
corrispondenza, bench� copra un arco cronologico pi� vasto,
documenta in particolare l'attivit� scientifica svolta da Rodolfo
Mondolfo negli anni 1926-1938, atttraverso la fitta rete di rapporti
epistolari intrattenuti con eminenti studiosi italiani e stranieri.
Tra i corrispondenti si ricordano: i filosofi Pilo Albertelli,
Antonio Aliotta, Armando Carlini, Guido De Ruggiero, Gallo Galli,
Augusto Guzzo, Paolo Lamanna, Adolfo Levi, Ludovico Limentani,
Gustav Mayer, Bruno Nardi, Carmelo Ottaviano, Annibale Pastore,
Giuseppe Saitta, Michele Federico Sciacca, Giuseppe Tarozzi, Adriano
Tilgher, Ferdinand T�nnies, Erminio Troilo; i pedagogisti Santino
Caramella, Mario Casotti, Ernesto Codignola, Guido Della Valle,
Giuseppe Lombardo Radice, Giovanni Marchesini, Giovanni Vidari; gli
storici Corrado Barbagallo, Raffaele Pettazzoni, Nello Rosselli,
Pietro Silva; i filologi e classicisti Lorenzo Bianchi, Ettore
Bignone, Werner Jaeger, Concetto Marchesi, Augusto Rostagni, Nicola
Terzaghi, Piero Treves; gli economisti Luigi Dal Pane, Gino Luzzatto,
Friederich Pollock; i filosofi del diritto Giorgio Del Vecchio,
Giacomo Perticone, Adolfo Rav�; gli editori Licinio Cappelli,
Angelo Fortunato Formiggini, Arnoldo Mondadori, Carlo Signorelli,
Ezio Dalla Monica (Zanichelli), Giuseppe Falcionelli (Soc. Ed. Dante
Alighieri), Federico Gentile (Sansoni), Piero Paoletti (Le Monnier).
Si segnalano poi le lettere di varie personalit� illustri della
cultura italiana quali Benedetto Croce, Antonio Banfi, Piero
Martinetti, Erminio Juvalta, Nicola Abbagnano, Galvano Della Volpe,
Agostino Gemelli, Arturo Carlo Jemolo, Giorgio Pasquali, Manara
Valgimigli, Nicola Festa, Arturo Farinelli e Vincenzo Errante,
nonch� gli scritti di Guido Piovene e di De Robertis riguardanti i
rapporti di Mondolfo con la rivista "Pan"; di Sergio
Panunzio e di Roberto Forges Davanzati relativi alla Biblioteca di
studi sociali (Ed. Cappelli), curata da Mondolfo; di Giovanni
Gentile e di Ugo Spirito, concernenti la collaborazione di Mondolfo
all'Enciclopedia Italiana. Molto pi� esigua la corrispondenza di
natura politica andata in larga parte distrutta. Restano alcune
lettere di militanti e di intellettuali socialisti: Adelchi Baratono,
Giuseppe Faravelli, Luise Kautsky, Alessandro Levi, Mario Longhena,
Giovanni Maglione, Gennaro Mondaini, Alfredo Poggi, Giuseppe Rensi,
Rinaldo Rigola, Alessandro Schiavi, Giovanni Zibordi. Tra la
corrispondenza familiare si segnalano le oltre 500 lettere del
fratello Ugo Guido.
Manoscritti, fascc. 53 (1900-1938, con poche carte fino al 1962)
Si tratta di documenti riguardanti l'attivit� scientifica di
Rodolfo Mondolfo in qualit� di storico della filosofia e di docente
universitario: stesure manoscritte e dattiloscritte di volumi,
articoli, saggi e testi per conferenze, materiali preparatori con
appunti e note di lettura, appunti e schemi per lezioni
universitarie, giudizi su tesi di laurea e su candidati a concorsi
universitari. Questa sezione comprende anche una raccolta di
riviste, giornali e ritagli di stampa con articoli di e su Rodolfo
Mondolfo.
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