BIOGRAFIA
Guido
Lodovico Luzzatto nacque a Milano il 7 novembre 1903 da Fabio
Luzzatto e da Luisa Sanguinetti, appartenenti a due importanti
famiglie ebraiche della seconda met� dell'Ottocento. La madre era
figlia del senatore Cesare Sanguinetti, liberale moderato, poi
carducciano, vicino ai democratici e alla cultura medica socialista.
Il padre, Fabio Luzzatto, docente di diritto, fu un esponente del
cosiddetto "socialismo mazziniano"; antifascista fino dal
1924, fond� nella sua casa milanese la sezione lombarda
dell'Associazione italiana per il controllo democratico, prese parte
attiva all'associazione "Italia libera" e fu tra i pochi
docenti che non si pieg� al giuramento imposto dal regime. Guido
Lodovico si laure� a Milano in Storia dell'arte nel giugno 1925, ma
fin dal 1920 aveva iniziato l'attivit� di critico d'arte. Nel 1922
avvi� la collaborazione alla "Giustizia", diretta da
Claudio Treves.
Militante socialista, fece parte come segretario e conferenziere del
gruppo "Amici dell'Arte" di Milano. Collabor� inoltre ai
quotidiani "Il Mondo" e "La Voce repubblicana",
a vari giornali tedeschi e francesi, agli organi degli esuli
antifascisti ("La Libert�", "Rinascita
socialista", "L'Operaio italiano",
"Italia", "Nuovo Avanti!", "Quaderni di
Giustizia e Libert�") e, dal 1931, al quotidiano svizzero
"Libera Stampa". Molto spesso Luzzatto si firmava con
pseudonimi: Odis, Gyges, David, X, Enrico Roth-Rimini, Tantris,
Ellida, Solness, Nessuno, Goar, Lector. Nel 1929 prese parte
attivamente alla preparazione della fuga da Lipari di Rosselli,
Lussu e Nitti. Egli inoltre salv� dalla distruzione le carte e
parte della biblioteca di Claudio Treves, conservate in un enorme
baule affidatogli nel 1933 dai familiari. Rifugiatosi in Svizzera
per le persecuzioni fasciste, vi rimase fino alla Liberazione.
Pubblic� vari saggi su D�rer, Rembrandt, Giotto, Brunelleschi e
Van Gogh e sul pittore lombardo Siro Penagini ed un libro di
estetica. Dal 1930 partecip� a numerosi congressi internazionali di
storia dell'arte e di estetica e al congresso internazionale su
Giotto del 1967. Particolarmente intensi furono i legami con la
cultura letteraria tedesca, a cui dedic� numerosi scritti. Dal
1929, e pi� attivamente dopo la Liberazione, collabor� alla stampa
ebraica italiana, pubblicando vari articoli di arte e letteratura;
dal 1964 al 1975 diresse la rivista "Eco dell'educazione
ebraica". Ader� alla causa della pace e dei movimenti
pacifisti, partecipando ai congressi di Copenaghen, Scheweningen e
Parigi. Intensa fu anche la sua attivit� di conferenze sia in
Italia che all'estero. Dagli anni Cinquanta si dedic� assiduamente
alla composizione di esametri, molti dei quali apparvero nei
giornali locali della Svizzera italiana. Mor� a Milano il 23
gennaio 1991.
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