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Questionario
1.
Conosci il pensiero e l'opera di Don Milani?
(A) - Si, molto bene
(B) - No, per nulla
(C) - Abbastanza
(D) - Solo per sentito dire
2. Quando lo hai conosciuto?
(A) - Anni '60-'70
(B) - Anni '70-'80
(C) - Anni '80-'90
(D) - Mai
3. In che ambito lo hai conosciuto?
(A) - Scuole medie-superiori
(B) - Universit�
(C) - Studi personali
(D) - Parrocchia
(E) - Insegnamento
(F) - Corsi di aggiornamento
(G) - Altro
4. Il giudizio sulla sua opera, da te maturato quando lo ha
conosciuto, � stato:
(A) - Totalmente positivo
(B) - Totalmente negativo
(C) - Discretamente Positivo
(D) - Indifferente
(E) - Abbastanza contro-producente
(F) - Inutile
(G) - Nocivo
(H) - Rivoluzionario
5. Rispetto ad allora:
(A) - La penso egualmente
(B) - La penso differentemente
(C) - Prima l'apprezzava ora No
(D) - Ha cominciato solo col tempo ad apprezzarlo
6. Rispetto al rapporto insegnamento-apprendimento Don Milani
port�:
(A) - Miglioramento
(B) - Peggioramento
(C) - Non ha cambiato nulla
(D) - Ha modificato solo in parte
Risultati del questionario
I dati raccolti costituiranno solo un punto di partenza per
un'indagine pi� approfondita da tenersi il prossimo anno.
Per motivi di tempo e per il rifiuto di un certo numero di
insegnanti a prendere sul serio la nostra indagine, il
questionario � stato compilato da un campione di insegnanti,
limitato numericamente, anche se rappresentativo di tutte le
aree disciplinari e delle varie fasce di et�.
Hanno risposto 20 insegnanti dell'Istituto comprensivo
"R. Motto" (elementari e medie) e 20 del Liceo
"Carducci".
Non essendo emerse significative differenze tra insegnanti
elementari, medi e superiori, riteniamo utile realizzare
un'unica tabulazione. Comunichiamo i dati nell'ordine delle
varie domande.
Dalle risposte emerge un corpo decente molto "milaniano".
1) Infatti, il 60% degli intervistati ha dichiarato di
conoscere bene Don Milani, il 28% di conoscerlo
abbastanza e il il 10% di non averlo mai
conosciuto.
2) Il 42% dichiara di averlo conosciuto negli anni
'70-'80, un 25% negli anni '60-'70 e cos� negli anni
'80-90, solo il 4% dichiara di non averlo mai incontrato.
3) I luoghi di incontro si distribuiscono equamente, con una
prevalenza degli studi personali, mentre pressoch� inesistente
� il riferimento ai corsi di aggiornamento.
4) Il 40% esprime un giudizio totalmente positivo su Don
Milani, mentre il 42% discretamente positivo. Il 17%
addirittura lo definisce rivoluzionario.
5) Il giudizio attuale rimane invariato per il 77%,
cambia per il 15%, e il 7% dichiara di averlo
apprezzato con il tempo.
6) Infine per quanto riguarda l'influenza di Don Milani sul
rapporto apprendimento-insegnamento, il 62% indica un
miglioramento, il 7% un peggioramento, per il 2% nulla �
cambiato e per 27% il cambiamento rispetto al passato �
stato solo parziale.
Considerazioni critiche
Come gi� accennato, emerge uno spaccato del mondo insegnante
molto "filo Don milani". Ci chiediamo quale sia il
significato di tale indicazione. Sicuramente il nostro
questionario, necessariamente breve per consentire una rapida
tabulazione, non ha favorito l'emergere delle differenze e per
il prossimo anno ci proponiamo di correggere il tiro.
D'altra parte ci sembra importante sottolineare questo elemento:
gli insegnanti che conosciamo, diversi per et�, esperienze e
metodi di insegnamento, condividono in molti casi gli stessi
ideali educativi e credono di operare nel loro orizzonte.
Insomma, anche il docente che rimpiange la vecchia scuola
selettiva crede di operare per la giustizia sociale. Viene
proprio da citare la Lettera ad una professoressa: "Una sua
collega della medie (una mite sposina che a prima ne ha respinti
10 su 28, comunista lei e il marito, gente impegnata) ci fece
un'obiezione: 'Io non li ho cacciati, li ho solo bocciati. Se
non ci pensano i loro genitori a rimandarli peggio per
loro" (p. 62).
Nella scuola italiana, negli anni, � sopravvissuto un senso
comune che, come tutti i "sensi comuni", tiene insieme
le istanze pi� contraddittorie. Questo forse � uno dei motivi
del disagio attuale del mondo degli insegnanti: non esiste un
pensare comune che pu� sostenere scelte chiare anche se
difficili, ma un sentire comune che muove preferibilmente il
cuore e raramente l'intelletto.
Altre considerazioni varrebbe la pena di fare. Le rimandiamo
alla realizzazione della trasmissione televisiva, quando potremo
utilizzare anche il materiale filmico da noi acquisito durante
l'anno scolastico.
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