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In occasione della dodicesima mostra "Storia e Futuro"
tenutasi come ogni anno a Milano, sono stati esposti, in onore
del tema di quest'edizione, "Europa di ieri e di
domani", numerosi documenti riguardanti il momento della
costruzione europea.
L'utopia di un'Europa unita, espressa con tanto fervore da
numerosissime voci, all'indomani di due guerre mondiali
disastrose, sembra oggi essersi, almeno in parte, concretizzata.
Chiss� cosa penserebbe, un personaggio come Luigi Einaudi,
economista e uomo politico alla guida dell'economia dell'Italia
nel periodo della ricostruzione e presidente della Repubblica
italiana dal 1948 al 1955, nel veder realizzati quei progetti,
quasi miraggi, cui auspicava nel discorso pronunciato alla
Costituente nel 1947!
I Parlamenti dei singoli Stati hanno infatti rinunciato "ad
una parte della loro sovranit� a pro di un Parlamento nel quale
siano rappresentati, in una Camera elettiva, i popoli europei
nella loro unit�", e hanno dato vita a quello che sembrava
destinato a rimanere un ideale. Chiss� poi cosa lo stesso
Einaudi pens� dell'iniziativa del Comitato d'azione per gli
Stati UnITIS d'Europa portata avanti da Jean Monnet, primo passo
verso la costruzione di un'auspicata unit� sopranazionale. Nel
discorso del 1955 di colui che, fra l'altro, ha collaborato
anche al progetto della Ceca, vale a dire Monnet, veniva
esplicitamente ribadito che finch� l'Europa fosse rimasta
divisa, sarebbe stata debole, e fonte perenne di
conflitti.
Oggi, dopo aver assistito all'evento che ha colorato l'anno
1989, si leggono con una vena di soddisfazione i suoi scritti
che proponevano di impegnarsi con tutte le forze per unire
pacificamente i tedeschi della Repubblica federale e quelli
dell'Est. Cos� come suona estremamente attuale l'esigenza
espressa da Monnet alla fine del suo discorso con la massima
"Noi non coalizziamo gli Stati, ma uniamo gli uomini".
Una direzione che ancora oggi � difficile prendere senza che vi
s'interpongano degli ostacoli. La trasformazione verso un'Unit�
di nome e di fatto deve infatti partire dal basso, deve
coinvolgere prima di tutto la nostra mentalit�, cos� come si
legge nelle Carte dei diritti fondamentali dell'Unione Europea,
che pone la persona e non gli Stati al centro della sua
azione.
L'evoluzione � ancora in atto; una tappa significativa � stata
la recente adesione della maggior parte degli Stati membri
dell'Unione europea alla moneta unica: emblematica anche nel suo
aspetto, banconote uguali per tutti questi Paesi, monetine
differenziate secondo le indiscutibili tradizioni nazionali, ma
unite da una faccia comune.
I nostri diritti non sembrano dimezzati, ma valorizzati
nell'Europa di domani; sta anche in questo la rilevanza del
corrente progetto colossale: e se oggi abbiamo avuto il piacere
di vedere realizzati tanti desideri del passato, non vedo
perch� non si debba continuare a chiedere di pi�,
nell'auspicio che anche ci� che d� l'impressione di essere
un'utopia impalpabile possa presto assumere una forma concreta.
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