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Gli Stati membri
L'Unione europea (UE) � il risultato di un processo di
cooperazione e integrazione cominciato nel 1951 tra sei paesi
(Belgio, Germania, Francia, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi).
Dopo circa cinquant'anni e quattro serie d'adesioni (1973:
Danimarca, Irlanda e Regno Unito; 1981: Grecia; 1986: Spagna e
Portogallo; 1995: Austria, Finlandia e Svezia).
L'UE conta oggi quindici stati membri e si prepara ad un quinto
allargamento, questa volta verso l'Europa orientale e
meridionale. Gli obiettivi L'Unione europea ha il compito di
organizzare in maniera coerente e solidale i rapporti tra gli
Stati membri e i loro popoli. I grandi obiettivi che persegue
sono:
- La promozione del progresso economico e sociale (realizzazione
del mercato interno nel 1993, lancio della moneta unica nel
1999);
- L'affermazione dell'identit� europea sulla scena
internazionale (aiuti umanitari europei ai paesi terzi, politica
estera e di sicurezza generale, intervento nella gestione delle
crisi internazionali, posizione comune in seno alle
organizzazioni internazionali);
- L'instaurazione della cittadinanza europea (che completa la
cittadinanza nazionale senza sostituirsi ad essa e conferisce al
cittadino europeo un certo numero di diritti civili e
politici);
- Lo sviluppo di uno spazio di libert�, di sicurezza e di
giustizia (che dipende dal funzionamento del mercato interno e
pi� in particolare dalla libera circolazione delle
persone;
- Il mantenimento e lo sviluppo dell'acquis comunitario
(l'insieme dei testi giuridici adottati dalle istituzioni
europee e i trattati istitutivi).
Le istituzioni
Il buon funzionamento dell'Unione europea � affidato a cinque
istituzioni: il Parlamento europeo (eletto dai cittadini degli
Stati membri), il Consiglio (che rappresenta i governi degli
Stati membri), la Commissione (organo esecutivo e titolare del
diritto d'iniziativa legislativa), la Corte di giustizia (che
garantisce il rispetto del diritto), la Corte dei conti (che
controlla la gestione finanziaria dell'Unione).
Tali istituzioni si avvalgono dell'aiuto d'altri organi: il
Comitato economico e sociale e il Comitato delle regioni (organi
consultivi che rappresentano le diverse categorie della vita
economica e sociale e delle regioni dell'UE), il mediatore
europeo (abilitato a ricevere le denunce dei cittadini
dell'Unione nei casi di cattiva amministrazione comunitaria), la
Banca europea per gli investimenti, (l'istituzione finanziaria
dell'UE), e la Banca centrale europea (responsabile della
politica monetaria della zona euro).
I sette giorni che hanno visto nascere l'Europa
La costruzione europea � forse il pi� grande dei progetti
storici di questo secolo. Fondato sui valori giusti in cui si
riconosce la nostra civilt� tale processo di costruzione, che
compie circa cinquant'anni, ha attraversato momenti di crisi ma
ha anche ottenuto grandi risultati. Il XX secolo si sar�
contraddistinto per l'affermazione, e successiva caduta, dei
sistemi totalitari. Anche la storia dell'Unione Europea �
caratterizzata da momenti importanti, da date simboliche. Sette
sono le date che meritano di essere ricordate, poich� hanno
visto nascere l'Europa che noi oggi conosciamo e c'introducono
nell'Europa di domani.
9 maggio 1950: nasce l'Europa
Nella primavera del 1950 l'Europa � sull'orlo del baratro. La
guerra fredda fa gravare la minaccia di un conflitto fra paesi
occidentali e paesi dell'est. Come evitare di rivivere gli
errori del passato e come creare le condizioni per una pace
duratura fra nemici storici? Il nocciolo della questione erano
le relazioni tra Francia e Germania: bisognava stabilire un
legame fra i due paesi. Jean Monnet, forte della sua eccezionale
esperienza di negoziatore e uomo di pace, propose al ministro
degli Affari esteri francese Robert Schuman e al cancelliere
tedesco Konrad Adenauer di creare un interesse comune ai due
paesi.
Tale proposta fu solennemente formulata dalla Francia il 9
maggio 1950 e accolta con fervore dalla Germania, dall'Italia,
dai Paesi Bassi, dal Belgio e dal Lussemburgo. Il trattato che
istituisce la prima Comunit� Europea, quella del carbone e
dell'acciaio (CECA), fu firmato nell'aprile del 1951 e segn�
l'inizio dell'Europa delle realizzazioni concrete.
25 marzo 1957: la Comunit� Economica Europea
Il piano di Schuman aveva contribuito alla creazione di una
Comunit� specializzata in due settori decisivi, ma pur sempre
limitati. Bisognava correggere la mira e procedere sulla via
dell'integrazione. I sei membri della CECA scelsero quindi un
lavoro terreno di lancio, in campo economico: la creazione di un
mercato comune.
Il trattato di Roma del 25 marzo 1957, che istituisce la CEE,
crea delle istituzioni e dei meccanismi decisionali che sono
espressione sia degli interessi nazionali sia di una visione
comunitaria. Fra il 1958 e il 1970, la soppressione dei dazi
doganali produce effetti spettacolari: il volume del commercio
intercomunitario si sestuplica mentre triplica il volume degli
scambi della CEE con il resto del mondo.
Sull'esempio dei grandi mercati continentali gli operatori
economici europei traggono partito dagli effetti dinamizzanti
dell'apertura delle frontiere. Nel 1986, con la firma dell'Atto
Unico saranno soppresse le ultime restrizioni, di tipo normativo
e fiscale, che ritardavano l'attuazione di un autentico mercato
interno, totalmente unificato. 20 luglio 1963: Yaound�, il
debutto dell'Europa sulla scena internazionale Unite le loro
sorti sul continente, gli stati fondatori della Comunit�
Europea firmano, nel 1963, una convenzione con ex colonie
africane, con cui garantiscono ai nuovi paesi indipendenti
vantaggi commerciali e aiuto finanziario.
L'unione Europea � cos� divenuta la prima fonte internazionale
d'aiuto pubblico allo sviluppo. Il 28 novembre 1995, i quindici
paesi dell'Unione Europea e dodici paesi costieri del sud del
Mediterraneo stabiliscono un rapporto di partenariato
finalizzato alla creazione di una zona di libero scambio e alla
conclusione d'accordi di cooperazione nei settori sociale,
culturale e umano. L'Europa potr� affermarsi come potenza di
pace se l'Unione continuer� a favorire la stabilit� e lo
sviluppo nei grandi complessi regionali che la circondano. Il
ruolo da essa svolto negli scambi commerciali e il suo peso
economico a livello mondiale ne fanno un partner rispettato nei
grandi consessi internazionali, quali l'Organizzazione mondiale
per il commercio e l'ONU.
Il trattato sull'Unione europea del 1992 fissa obiettivi e
modalit� di una politica estera e di sicurezza comune che a
termine si tradurr� nella definizione di una politica di difesa
comune. Ma il cammino verso l'armonizzazione delle diplomazie e
delle politiche di sicurezza dei singoli Stati membri � ancora
lungo. Eppure l'unione sapr� difendere i propri interessi e
contribuire all'organizzazione di un mondo di pace e di
giustizia.
1 gennaio 1973: primo ampliamento della Comunit� Europea
L'Unione Europea � aperta a tutti i paesi europei che
desiderino fare propri gli impegni previsti dai trattati e
proseguire obiettivi fondamentali comuni. Due sono i criteri che
determinano l'accettazione di una candidatura all'adesione:
l'appartenenza al continente europeo e la pratica di tutte le
procedure democratiche che caratterizzano una Stato di
diritto.
Il 1� gennaio 1973, Danimarca, Irlanda e Regno Unito entrano a
far parte della Comunit� Europea. � seguito un ampliamento
verso sud, durante gli anni Ottanta, a mano a mano che Grecia,
Spagna e Portogallo trovano posto nel consesso delle nazioni
democratiche. La terza ondata d'adesioni, nel 1995, nasce dalla
volont� dei paesi dell'Europa scandinava e centrale di aderire
ad un'Unione che andava consolidando il mercato interno e
appariva quale unico polo di stabilit� nel continente, dopo il
crollo del blocco sovietico. Suo compito � mantenere un sistema
decisionale efficace. Prossima grande sfida dell'Europa �
accogliere i paesi dell'Europa centrale, quelli balcanici,
mediterranei e baltici.
Trovare le risorse che consentano a tali paesi di adeguarsi, a
livello economico e strutturale, quanto pi� rapidamente
possibile e adattare le istituzioni affinch� continuino ad
operare nell'interesse di un'Unione di oltre venticinque membri,
sono i compITIS storici che dovranno affrontare, in futuro, gli
Stati membri.
7-10 giugno 1979: le prime elezioni dirette a suffragio
universale del Parlamento europeo
Il Parlamento europeo svolge un ruolo fondamentale
nell'equilibrio istituzionale della Comunit�, poich�
rappresenta i popoli ed � simbolo della natura democratica del
progetto europeo. Il Parlamento esercita altres� il potere
legislativo sottoforma di diritto di consultazione in merito ai
principali testi comunitari; rappresenta, insieme con il
Consiglio dell'Unione, l'autorit� di bilancio. Quanto alla
nomina dei parlamentari europei, fino al 1979 essi erano
espressione dei parlamenti nazionale, in altre parole loro
rappresentanti a Strasburgo.
Dal 1979, il Parlamento europeo � eletto ogni cinque anni a
suffragio universale diretto in tutti i paesi dell'Unione.
Assolutamente rivoluzionaria nella pratica delle relazioni
internazionali, � quest'ambizione di creare fra gli Stati
membri un legame che consenta loro di gestire interessi e
divergenze, applicando queste norme giuridiche e procedure
d'arbitrato che accomunano i cittadini di un unico Stato
democratico. La sottile dialettica che da circa cinquant'anni
unisce il Consiglio dell'Unione, il Parlamento europeo, la
Commissione, e la Corte di Giustizia, � forse la conquista pi�
importante della costruzione comunitaria, e ala sua chiave di
successo.
17 febbraio 1986: firma dell'Atto unico europeo
L'obiettivo del trattato di Roma di istituire un mercato
comune � stato in parte realizzato negli anni Sessanta, con la
soppressione dei dazi doganali interni e delle restrizioni
quantitative agli scambi. Gli autori del trattato avevano per�
sottovalutato tutta una serie di altri ostacoli, sofisticati e
nascosti, che sotto forma di regolamenti diversi costituivano
spesso barriere insormontabili.
La Commissione prese pertanto un'iniziativa audace, che avrebbe
portato all'adozione dell'Atto unico. Questo fissa, per l'1
gennaio 1993, il completamento del mercato interno e fornisce
alle istituzioni comunitarie, mediante l'estensione del voto a
maggioranza, i mezzi per adottare le trecento direttive
necessarie allo scopo. Altro obiettivo � la coesione economica
sociale. Nella concezione dei governanti dell'Unione, sia
l'operativit� del mercato interno sia una concorrenza sana e
leale fra le imprese non possono prescindere dall'obiettivo
costante di migliorare le condizioni di vita e di lavoro dei
cittadini europei.
1 novembre 1993: l'Unione europea
Con l'entrata in vigore, il 1 novembre 1993, del
trattato sull'Unione europea, firmato il 7 febbraio 1992 a
Maastricht, la costruzione europea assume una nuova dimensione.
Il pilastro comunitario, ha per protagonisti la Commissione, il
Parlamento, il Consiglio e la Corte di giustizia, che gestiscono
essenzialmente il mercato interno e le politiche comuni. I
rimanenti settori presuppongono l'intervento degli Stati membri
in settori fin d'allora considerati di competenza esclusiva dei
governi nazionali: la politica estera e di sicurezza e gli
affari interni (fra cui la politica d'immigrazione e d'asilo, la
polizia e la giustizia). Del trattato di Maastricht i cittadini
ricorderanno forse e soprattutto la decisione che pi�
concretamente incider� sulla vita quotidiana di ciascuno,
ovvero la realizzazione dell'Unione economica e monetaria.
Il 1 gennaio 1999, entreranno a far parte di tale Unione tutti i
paesi che si saranno conformati ad una serie di criteri
economici, garanzia della loro sana gestione finanziaria e di
stabilit� futura per la moneta unica, l'euro, Ultima tappa
logica del completamento del mercato interno � l'immissione in
circolazione della moneta unica. Potremmo persino azzardare che
l'euro sar� in futuro il simbolo pi� concreto dell'Unione
europea. Moneta forte, in grado di tener testa alle pi� grandi
valute di riserva internazionali, l'euro sar� il segno
distintivo della nostra comune appartenenza ad un continente
unificato, che si afferma nella propria specificit�.
I simboli dell'Unione Europea
I simboli europei permettono di identificare l'Unione europea
com'entit� politica. Dal 1986, l'emblema adottato dal Consiglio
d'Europa � utilizzato come bandiera dell'Unione europea. Esso
rappresenta un cerchio di dodici stelle gialle su sfondo azzurro
(il numero dodici � un simbolo di perfezione e unit�). L'inno
dell'Unione europea � l'Inno alla gioia, tratto dalla nona
sinfonia di Beethoven.
Il 9 maggio, giornata d'Europa, commemora la dichiarazione di
Robert Schuman del 1950, considerata l'atto di nascita
dell'Unione europea.
La bandiera dell'Unione
Descrizione araldica: un cerchio composto di dodici stelle
dorate a cinque punte, non contigue, in campo azzurro.
L'inno europeo
L'inno europeo (Inno alla gioia) - adattamento dell'ultimo
movimento della Nona Sinfonia di Beethoven - � stato adottato
del Consiglio d'Europa nel 1972 e viene utilizzato dall'Unione
europea dal 1986.
Herbert von Karajan, uno dei pi� grandi direttori d'orchestra
del Novecento, ha realizzato, su richiesta del Consiglio, tre
versioni strumentali per piano solo, fiati e orchestra
sinfonica. Le associazioni musicali di quattro Stati membri
hanno fondato nel 1988 la dinamica Orchestre di Harmonie des
Jeunes de l'Unione Europ�enne per promuovere nuove composizioni
europee per composizioni di fiati.
Ogni anno vengono selezionati tra i migliori musicisti europei
circa settanta giovani che studiano assieme ed eseguono concerti
in tutta l'Unione europea.
9 maggio, giornata dell'Europa
Il 9 maggio 1950, Robert Schuman presentava la proposta di
creare un'Europa organizzata, indispensabile al mantenimento di
relazioni pacifiche fra gli Stati che la componevano. La
proposta, nota come "dichiarazione Schuman", �
considerata l'atto di nascita dell'Unione europea. Oggi, il 9
maggio � assurto a simbolo dell'Europa (giornata dell'Europa)
che, insieme all'emblema e all'inno, consente di identificare
l'Unione europea come entit� politica.
Il Giorno dell'Europa � l'occasione di dar vita a festivit� e
di organizzare attivit� che avvicinano l'Europa ai suoi
cittadini e ai popoli dell'Unione fra loro.
LE ISTITUZIONI DELL'UNIONE EUROPEA
L'Unione europea si fonda su un sistema istituzionale unico
al mondo. Infatti, gli Stati membri operano una delega di
sovranit� a favore d'istituzioni indipendenti che
rappresentano, al tempo stesso, l'interesse comunitario, gli
interessi nazionali e quelli dei cittadini.
La Commissione difende tradizionalmente gli interessi
comunitari, tutti i governi nazionali sono rappresentanti in
seno al Consiglio dell'Unione e il Parlamento europeo � eletto
direttamente dai cittadini dell'UE.
Pertanto i fondamenti dell'Unione europea sono il diritto e la
democrazia. A tale "triangolo istituzionale" si
aggiungono altre due istituzioni: la Corte dei giusti e la Corte
dei conti. Cinque organi completano la struttura:
Parlamento europeo
Il Parlamento europeo, eletto ogni cinque anni a suffragio
universale diretto, � l'espressione della democrazia dei
trecentosettantaquattromilioni di cittadini europei.
Al suo interno sono rappresentate le principali tendenze
politiche dei paesi membri riunite in formazioni politiche
paneuropee.
Il Parlamento svolge tre funzioni essenziali:
1. Insieme al Consiglio, svolge una funzione legislativa
consistente nell'adozione delle leggi europee (direttive,
regolamenti, decisioni). La sua partecipazione contribuisce a
garantire la legittimit� democratica dei testi adottati.
2. Condivide con il Consiglio il potere di bilancio e pu�
modificare le spese comunitarie. Adotta definitivamente il
bilancio nella completezza.
3. Esercita un controllo democratico sulla Commissione. Approva
le designazioni dei suoi membri e ha il potere di censura.
Inoltre, svolge un controllo politico su tutte le
istituzioni.
Consiglio dell'Unione europea
Il Consiglio � il principale organo decisionale dell'Unione
europea. � l'emanazione degli Stati membri, di cui riunisce
regolarmente i rappresentanti, a livello ministeriale.
In funzione dei punti all'ordine del giorno, il Consiglio si
riunisce in formazioni divise in affari esteri, finanza,
istruzione, telecomunicazioni, ecc.. Il Consiglio esercita
diversi incarichi fondamentali:
1. E' l'organo legislativo dell'Unione, esercita il potere
legislativo in codecisione con il Parlamento europeo per un
ampio spettro di competenze comunitarie.
2. Coordina le politiche economiche generali degli Stati
membri.
3. Conclude, in nome della Comunit�, accordi internazionali con
uno o pi� Stati od organizzazioni mondiali.
4. Condivide il potere di bilancio con il Parlamento.
5. Prende le decisioni necessarie alla definizione e
all'attuazione della politica di sicurezza comune, sulla base
degli orientamenti degenerali definITIS dal Consiglio
europeo.
6. Coordina le azioni degli Stati membri e adotta misure nel
settore della cooperazione giudiziaria e di polizia in materia
penale.
Commissione europea
La Commissione europea incarna e difende l'interesse
generale dell'Unione. Il presidente e i membri della Commissione
sono nominati dagli Stati membri previa approvazione del
Parlamento europeo. La Commissione � il motore del sistema
istituzionale comunitario:
1. Dal momento che ha il diritto d'iniziativa legislativa,
propone i testi legislati da presentare al Parlamento e al
Consiglio.
2. In qualit� d'organo esecutivo, garantisce l'esecuzione delle
leggi europee (direttive, regolamenti, decisioni), del bilancio
e dei programmi adottati dal Parlamento e dal Consiglio.
3. In quanto custode dei trattati, vigila sull'applicazione del
diritto comunitario insieme alla Corte di Giustizia.
4. In qualit� di rappresentante dell'Unione sulla scena
internazionale, negozia gli accordi extraeuropei, essenzialmente
in materia di commercio e cooperazione.
Corte di Giustizia
La Corte di Giustizia europea assicura il rispetto e
l'interpretazione uniforme del diritto comunitario. �
competente a conoscere le controversie che possono sorgere tra
gli Stati membri, le istituzioni comunitarie, le imprese e i
privati.
Nel 1989 le � stato affiancato il Tribunale di primo
grado.
Corte dei conti
La Corte dei conti europea controlla la legittimit� e la
regolarit� delle entrate e delle spese dell'Unione e accerta la
sana gestione finanziaria del bilancio europeo. Banca centrale
europea La Banca centrale europea definisce e attua la politica
monetaria europea; effettua operazioni di cambio e garantisce il
buon funzionamento dei sistemi di pagamento.
Comitato economico e sociale
Il Comitato economico e sociale svolge un ruolo consultivo
per la Commissione, il Consiglio e il Parlamento europeo su
problemi attinenti, per esempio, all'occupazione al
funzionamento del mercato unico e alla politica dei trasporti.
� composto dai rappresentanti delle varie categorie della vita
economica e sociale.
Comitato delle regioni
Il Comitato delle regioni vigila sul rispetto dell'identit�
e delle prerogative regionali e locali. Deve essere
obbligatoriamente consultato in settori come la politica
regionale, l'ambiente e l'istruzione. � composto dai
rappresentanti degli enti regionali e locali.
Banca europea per gli investimenti
La Banca europea per gli investimenti (BEI) �
l'istituzione finanziaria dell'Unione europea. Finanzia progetti
d'investimento per contribuire allo sviluppo equilibrato
dell'Unione.
Mediatore europeo
Al mediatore europeo possono rivolgersi tutte le persone
fisiche (cittadini) o giuridiche (istituzioni, imprese),
residenti o aventi la loro sede sociale nell'Unione, che si
ritengano vittime di un atto di "cattiva
amministrazione" da parte delle istituzioni od organi
comunitari.
I TEMI CHIAVE
Allargamento dell'UE
Il processo d'allargamento dell'Unione � iniziato il 30marzo
1998. Sono attualmente in corso i negoziati con dodici
candidati: Bulgaria, Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta,
Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia e
Ungheria. Il principio di base dei trattati � l'accettazione da
parte dei candidati dell'acquis comunitario. Organizzazione
mondiale del commercio (OMC) Quantunque la Conferenza
ministeriale di Seattle, nel novembre 1999, non sia riuscita a
dare inizio a un nuovo ciclo di trattative, sono iniziate
discussioni sui servizi e sull'agricoltura, due settori che
rientrano nell'"agenda integrata" degli accordi di
Marrakech. Contestualmente � stato avviato un esame
dell'attuazione degli impegni assunti nell'ultima tornata di
negoziati (Uruguay Round). Infine, dopo la conclusione
dell'accordo bilaterale tra l'Unione europea e la Cina, le
discussioni sull'adesione di quest'ultima all'OMC sono entrate
nella fase finale.
Euro
Il 1� gennaio 1999, alle ore 0.00, l'euro � diventata la
moneta ufficiale degli undici Stati membri dell'Unione europea,
con un tasso di conversione fisso nella rispettiva moneta
nazionale. Le banconote e le monete metalliche in euro sono in
circolazione dal 1� gennaio 2002.
Occupazione
In seguito all'introduzione nel Trattato d'Amsterdam di un
nuovo titolo sull'occupazione, gli Stati membri hanno deciso, in
occasione del Vertice sull'occupazione tenutosi a Lussemburgo
nel novembre 1997, una strategia europea per l'occupazione che
si articola in quattro assi principali: occupabilit�,
imprenditorialit�, adattabilit� e pari opportunit�. Ogni anno
il Consiglio "Lavoro e Affari sociali" adotta un
insieme d'orientamenti che gli Stati membri devono mettere in
atto nel quadro del loro Piano d'azione nazionale (PAN). Carta
dei diritti fondamentali Il Consiglio europeo di Nizza (7-9
dicembre 2000) si � compiaciuto della proclamazione congiunta,
da parte del Consiglio, del Parlamento e della Commissione,
della Carta dei diritti fondamentali che riunisce in un unico
testo i diritti civili, politici, economici, sociali e societari
finora enunciati in fonti diverse internazionali, nazionali ed
europee. Il Consiglio europeo auspica che alla Carta sia data la
pi� ampia diffusione possibile presso i cittadini dell'Unione.
La questione della portata della Carta sar� esaminata in un
secondo tempo. Il progetto di Carta dei diritti fondamentali
dell'Ue si basa sui principi di democrazia e del diritto. Questi
i capitoli.
� Rispetto della dignit�
� Libert� e sicurezza
� Uguali davanti alla legge
� Solidariet� e lavoro
� Cittadinanza e voto
� Giustizia e difesa
Il progetto si apre con questo PREAMBOLO "I popoli
dell'Europa nel creare tra loro un'unione sempre pi� stretta
hanno deciso di condividere un futuro di pace fondato su valori
comuni. Consapevole del suo patrimonio spirituale e morale,
l'Unione si fonda sui valori indivisibili e universali della
dignit� umana, della libert�, dell'uguaglianza e della
solidariet�; essa si basa sul principio della democrazia e sul
principio dello stato di diritto. Pone la persona al centro
della sua azione istituendo la cittadinanza dell'Unione e
creando uno spazio di libert�, sicurezza e giustizia.
L'Unione contribuisce alla salvaguardia e allo sviluppo di
questi valori comuni nel rispetto della diversit� delle culture
e delle tradizioni dei popoli dell'Europa, nonch�
dell'identit� nazionale degli Stati membri e dell'ordinamento
dei loro pubblici poteri a livello nazionale, regionale e
locale; essa si sforza di promuovere uno sviluppo equilibrato e
sostenibile e assicura la libera circolazione delle persone, dei
beni, dei servizi e dei capitali nonch� la libert� di
stabilimento.
A tal fine � necessario rafforzare la tutela dei diritti
fondamentali, alla luce dell'evoluzione della societ�, del
progresso sociale e degli sviluppi scientifici e tecnologici,
rendendo tali diritti pi� visibili in una Carta. La presente
Carta riafferma, nel rispetto delle competenze e dei compiti
della Comunit� e dell'Unione e del principio di sussidiariet�,
i diritti derivanti in particolare dalle tradizioni
costituzionali e dagli obblighi internazionali comuni agli Stati
membri, dal trattato sull'Unione europea e dai trattati
comunitari, dalla convenzione europea per la salvaguardia dei
diritti dell'uomo e delle libert� fondamentali, dalle carte
sociali adottate dalla Comunit� e dal Consiglio d'Europa,
nonch� dalla giurisprudenza della Corte di giustizia delle
Comunit� europee e da quella della Corte europea dei diritti
dell'uomo. Il godimento di questi diritti fa sorgere
responsabilit� e doveri nei confronti degli altri come pure
della comunit� umana e delle generazioni future"
COMPOSIZIONE, METODO DI LAVORO E MODALIT� PRATICHE CONCERNENTI
L'ORGANO PREPOSTO ALL'ELABORAZIONE D'UN PROGETTO DI CARTA DEI
DIRITTI FONDAMENTALI DELL'UNIONE EUROPEA QUALE STABILITA NELLE
CONCLUSIONI DI COLONIA. A. COMPOSIZIONE DELL'ORGANO
1. Membri A. Capi di Stato o di governo degli Stati membri
Quindici rappresentanti dei Capi di Stato o di Governo degli
Stati membri. B. Commissione Un rappresentante del Presidente
della Commissione europea. C. Parlamento europeo Sedici membri
del Parlamento europeo designati da quest'ultimo. D. Parlamenti
nazionali Trenta membri dei Parlamenti nazionali (due per ogni
Parlamento nazionale) designati dai Parlamenti nazionali stessi.
I membri possono farsi rappresentare da sostituti qualora non
siano in grado di presenziare a riunioni dell'organo.
2. Presidente e Vicepresidenti dell'organo Il Presidente
dell'organo � eletto dall'organo stesso. Un membro del
Parlamento europeo, un membro di un Parlamento nazionale e il
rappresentante del Presidente del Consiglio europeo, qualora non
eletti alla Presidenza, svolgono l'incarico di Vicepresidenti.
Il membro del Parlamento europeo che svolge l'incarico di
Vicepresidente � eletto dai membri del Parlamento europeo che
fanno parte dell'organo. Il membro di un Parlamento nazionale
che svolge l'incarico di Vicepresidente � eletto dai membri dei
Parlamenti nazionali che fanno parte dell'organo.
3. Osservatori Due rappresentanti della Corte di giustizia delle
Comunit� europee designati dalla Corte. Due rappresentanti del
Consiglio d'Europa, tra cui uno della Corte europea dei diritti
dell'uomo.
4. Organi dell'Unione europea da invitare ad esprimere il loro
parere Comitato economico e sociale Comitato delle regioni
Mediatore
5.Scambio d'opinioni con gli Stati candidati L'organo o il
Presidente e gli Stati candidati procederanno ad un appropriato
scambio d'opinioni.
6. Altri organismi, gruppi sociali o esperti da invitare ad
esprimere il loro parere Altri organismi, gruppi sociali ed
esperti possono essere invitati dall'organo ad esprimere i loro
pareri.
7.Segretariato Il Segretariato generale del Consiglio provvede
ai servizi di segretariato dell'organo.
Per assicurare un adeguato coordinamento, saranno stabilITIS
stretti contatti con il Segretariato generale del Parlamento
europeo, con la Commissione e, nella misura necessaria, con i
segretariati dei Parlamenti nazionali.
B. METODI DI LAVORO DELL'ORGANO
1. Preparazione
Il Presidente dell'organo, in stretta concertazione con i
Vicepresidenti, propone un piano di lavoro per l'organo e svolge
gli altri lavori preparatori necessari.
2. Trasparenza dei lavori
In linea di massima, le riunioni dell'organo e i documenti
ivi presentati dovrebbero essere pubblici.
3. Gruppi di lavoro
L'organo pu� istituire gruppi di lavoro a hoc che saranno
accessibili a tutti i membri dell'organo.
4. Redazione della Carta
In base al piano di lavoro convenuto dell'organo, un
comitato di redazione costituito dal Presidente, dai
Vicepresidenti e dal rappresentante della Commissione, assistito
dal Segretariato generale del Consiglio, elabora un progetto
preliminare di Carta, tenendo conto delle proposte di redazione
presentate dai membri dell'organo. Ciascuno dei tre
Vicepresidenti consulta regolarmente la rispettiva componente
dell'organo da cui proviene.
5. Elaborazione del progetto di Carta da parte
dell'organo
Quando il Presidente dell'organo, in stretta concertazione
con i Vicepresidenti, ritiene che il testo del progetto di Carta
elaborato dall'organo possa infine essere sottoscritto da tutte
le Parti, lo trasmette al Consiglio europeo seguendo la consueta
procedura preparatoria.
C. MODALIT� PRATICHE
L'organo tiene le sue riunioni a Bruxelles, alternativamente
negli edifici del Consiglio e del Parlamento europeo. Per le
riunioni dell'organo si applica il regime linguistico integrale.
Paesi Bassi, Lussemburgo, Francia, Italia e Repubblica
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