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La costruzione dell'Europa � forse il pi� grande dei progetti
storici di questo secolo: tutto � fondato su principi positivi
che portano ad una vita politica unitaria e alla creazione di un
libero commercio fra i paesi aderenti. Sono molte le date che
hanno gettato le fondamenta per la costituzione dell' Europa,
quindi meritano di essere ricordate: 9 maggio 1950: nasce
l'Europa L'Europa era divisa e sull'orlo di una grave crisi
politica: la guerra fredda fa gravare l'ipotesi di un conflitto
fra i Paesi occidentali e quelli dell'est.
Dato che le ipotesi di unificazione politica sembravano
difficili da realizzare, la via della collaborazione economica
sembrava pi� realistica e immediata. S'impegnarono per la
realizzazione di questo obiettivo alcuni uomini politici
democristiani: l'italiano Alcide De Gasperi, il francese Robert
Schuman, il tedesco Konrad Adenauer. Nel 1951, a Parigi, fu
realizzata la CECA (Comunit� Europea del Carbone e
dell'Acciaio) con il compito di produrre e distribuire il
carbone e l'acciaio e fissarne il prezzo. Facevano parte della
CECA Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, Francia, Italia e
Repubblica Federale Tedesca.
Dichiarazione Schuman (9 maggio 1950)
Nella dichiarazione Schuman viene riportata l'organizzazione
amministrativa che � alla base della comunit� del carbone e
dell'acciaio: questa fu istituita su proposta del governo
francese e il suo scopo era quello di creare gli Stati Uniti di
Europa e un mercato libero e comune fra il paese aderenti (si
scelse il carbone e l'acciaio perch� erano i due elementi base
dell'economia di qui tempi).
Ogni paese delegava delle istituzioni con il compito di
rappresentanza. L'organo esecutivo era l'Alta Autorit�: il
Parlamento era costituito dall'assemblea eletta dai Parlamentari
nazionali; vi era la Corte di giustizia alla quale potevano
ricorrere i governi delle nazione aderenti quando ritenevano che
l'Alta Autorit� avesse ecceduto nei propri poteri. L'Alta
Autorit� era assistita dal Comitato Consultivo, costituito da
produttori, consumatori e lavoratori: per armonizzare la
comunit� con le politiche nazionali fu creato un Consiglio dei
Ministri.
Ogni decisione spettava all'Alta Autorit�: prima doveva essere
discussa con il Comitato Consultivo e con il Consiglio dei
ministri, ma la decisione spettava sempre all'Alta Autorit�
(cio� all'esecutivo). Con l'istituzione della Comunit� Europea
del Carbone e dell'Acciaio si viene a creare un organo federale
d'Europa: l'Alta Autorit� ha ricevuto dagli Stati aderenti il
mandato di prendere decisioni che diventavano esecutive sul
territorio nel quale l'Alta Autorit� aveva potere.
Dal MEC alla comunit� economica europea (CEE)
Visti i risultati positivi della CECA i paesi europei decisero
di proseguire la collaborazione economica abolendo le barriere
doganali in modo da formare un grande mercato. Nacque cos� nel
1957 il Mercato Comune Europeo (MEC), fondato con il Trattato di
Roma, al quale aderirono sei Paesi: Francia, Germania, Belgio,
Paesi Bassi, Lussemburgo, Italia.
Il Mercato Comune Europeo si rivel� un'iniziativa felice e di
grande successo: si cominci� a parlare non pi� di un semplice
mercato comune ma di una Comunit� Economica Europea (CEE). Nel
1973 si aggiunsero Gran Bretagna, Irlanda e Danimarca; nel 1981
la Grecia e nel 1986 la Spagna e il Portogallo per un totale di
dodici Stati. Gli scopi che si prefiggeva la Comunit� Europea
erano la libera circolazione di tutte le merci europee
all'interno dei Paesi membri; la progressiva diminuzione dei
dazi doganali, fino alla loro abolizione; l'attuazione di una
tariffa comune da adottare nei confronti degli Stati non
aderenti alla CEE. La CEE ha aiutato e regolato l'agricoltura
europea; in pochi anni � diventata una forza economica che ha
stretto rapporti commerciali con quasi tutti i paesi del
mondo.
1979: elezioni a suffragio universale del parlamento
europeo
Un notevole passo in avanti verso l'unit� politica � stato
fatto nel 1979 con l'elezione del Parlamento europeo. I maggiori
risultati raggiunti negli anni sono stati il rafforzamento della
collaborazione nella ricerca scientifica e tecnologica e
l'integrazione economica, mentre pi� difficile si � dimostrato
il cammino sul piano politico nonostante si sia sviluppato fra i
paesi membri il coordinamento in politica estera con vari
interventi umanitari in difesa della pace e dei diritti umani e
con l'elaborazione di norme comuni sulla tutela
dell'ambiente.
17 Febbraio 1986: firma dell'Atto unico europeo
Con la firma dell'Atto unico europeo il 17 Febbraio 1986,
entrato in vigore il 1� luglio 1987, si andarono a modificare i
trattati di Roma, dando maggiore autorit� alla Commissione
europea e al Parlamento Europeo che avvi� un processo di
integrazione dei mercati. Grazie a questo accordo dal primo
gennaio 1993 la circolazione di merci, persone e capitali �
diventata libera all'interno della Comunit�. Entro i suoi
confini ogni cittadino pu� scegliere liberamente dove vivere e
lavorare o studiare; i titoli scolastici e professionali sono
validi e riconosciuti. Inoltre i Paesi associati si impegnano a
uniformare le condizioni di lavoro e le misure per la tutela e
la sicurezza dei lavoratori.
Il trattato di Maastricht
Maastricht, il 7 Febbraio 1992, � stata sede della firma di un
trattato che trasforma la Comunit� Economica Europea (CEE) in
Unione Europea (UE) e avvia gli Stati aderenti verso
l'integrazione politica. Novit� introdotte con il trattato di
Maastricht: o introduzione di una moneta unica europea, l'euro,
che sostituisce completamente le monete dei singoli Paesi a
partire dal 2002; o interventi comuni in campo educativo,
culturale, sanitario, industriale e sociale; o la cittadinanza
europea a tutti i cittadini, con precisi diritti e uguali
libert�; o la cooperazione nel campo della giustizia e della
politica interna; Per l'adozione della moneta unica era
necessario che tra i Paesi aderenti non vi fossero grosse
disparit� economiche. Per questo motivo il trattato stabiliva
che potevano entrare a far parte dell'Unione monetaria solo i
Paesi che avessero dimostrato di saper risanare il loro
bilancio, ovvero ripianare i propri debiti secondo i parametri
fissati dai capi di governo e dalle banche nazionali
europee.
L'Italia, che all'inizio degli anni Novanta aveva un forte
debito pubblico, ha dovuto affrontare grossi sacrifici per
rispettare queste regole (i "parametri di
Maastricht"); � stato quindi necessario risanare le casse
dello Stato effettuando delle manovre politico-economiche atte a
ridurre il deficit pubblico. L'Italia � riuscita a entrare
nell'Unione monetaria sin dall'inizio, il 2 maggio 1998, insieme
a Germania, Francia, Irlanda, Olanda, Belgio, Lussemburgo,
Austria, Finlandia, Spagna, Portogallo. La Grecia non �
rientrata nei parametri e Gran Bretagna, Danimarca e Svezia non
hanno aderito. Attualmente questi ultimi ad eccezione della
Danimarca hanno richiesto di entrarne a far parte.
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