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Osservazioni e conclusioni
L�analisi dei manuali stranieri ci ha consentito di valutare
anche diverse impostazioni editoriali e didattiche.
In P si nota carenza di immagini (poche, in bianco e
nero), impostazione grafica monotona; periodi densi e carichi di
contenuti, difficolt� di lettura.
Stessi caratteri in YU, pi� semplice nel testo, che per�
� per un ordine scolastico inferiore. D � pi� vicino
alla nostra manualistica, con parte narrativa, parte
documentaria, ricchezza di storiografia.
In F, affiancata alla pagina narrativa, c�� sempre la
pagina che contiene brevi documenti, spesso testimonianze,
cartine, foto, grafica, ecc. Nella trattazione, particolare
attenzione � data agli aspetti sociali, alle armi e alle
strategie, alla propaganda, al cinema. Soprattutto colpisce che
prevalgono nettamente i fatti sui giudizi e i documenti diretti
sulla storiografia.
Dal punto di vista dei contenuti, le differenze che balzano
all�attenzione sono quelle che hanno a che vedere con i punti
di vista nazionali. Anche quantitativamente si nota una diversa
presenza, ma in genere una prevalenza dei contenuti nazionali (i
manuali italiani sono tra i pi� aperti alla storia degli altri
paesi). � senz�altro giusto che le storie nazionali
prevalgano, ma una attivit� come questa ci ha dato maggior
apertura a fatti che talvolta non conoscevamo neppure.
Nel valutare gli altri, spesso scatta una certa prevenzione,
perch� scopriamo subito l�interesse nazionale quando sono gli
altri a parlare del loro paese. Poi arriviamo a capire anche le
ragioni degli altri. Da questo si misura, crediamo, l�utilit�
di questo lavoro.
Nei giudizi sugli eventi considerati c�� un minimo comune
denominatore in: - considerare il nazismo e il fascismo come i
regimi totalitari responsabili principali della guerra; -
valorizzare il contributo dato dalle forze della Resistenza
europea alla democrazia; - analizzare le difficolt�
dell�Europa del dopoguerra a causa di una divisione che lascia
poco spazio ai popoli europei.
Sarebbe da vedere come, a partire da questa divisione e dai
contesti nazionali, su cui l�attenzione � subito nuovamente
concentrata, si venga affacciando, e con quale diversit� di
percezione nei vari paesi, una prospettiva europeista.
Potrebbe essere quest�ultima la prospettiva di lavoro che, con
la stessa metodologia, potrebbero portare avanti gli studenti
della terza del prossimo anno scolastico: �Dalla Guerra fredda
all�Unione europea�.
Anche in previsione di questo, si auspica una messa in rete di
questi materiali ed una diffusione dei contenuti di questa
esperienza presso scuole europee che possano raccogliere il
nostro invito ad affrontare questi temi dialogando con gli
studenti del liceo �Carducci� di Viareggio.
Un ringraziamento particolare ai prof. Umberto Baldocchi, Milica
Djukic, Antonio Gambardella per la generosa collaborazione nella
traduzione, rispettivamente, dal polacco, dal serbo, dal tedesco
Gli studenti della terza classe, sezione A del Liceo classico
�G. Carducci� di Viareggio
Prof. Stefano Bucciarelli (storia e filosofia)
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A.
Prosperi, P. Viola Casa editrice: Einaudi scuola, Milano
2000 Analisi di Giacomo Paolicchi
Sigla nel testo: (PV)
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G.
Gentile, L. Ronga, A. Salassa Casa editrice: La Scuola,
Brescia 1999 Analisi di Mariacristina Bertacca
Sigla nel testo: (GRS) |
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A.
Giardina, G. Sabbatucci, V. Vidotto Casa editrice: Laterza,
Roma-Bari 2000 (n.e.) Analisi di Marco Rossetti
Sigla nel testo: (GSV) |
F.
Della Peruta, G. Chittolini, C. Capra Casa editrice: Le
Monnier, Firenze 1997 - Analisi di Alessio Leonardi
Sigla nel testo: (DPCC) |
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