|
Intervista a M.L.
Come viveva la vita quotidiana?
La vita quotidiana era veramente difficile poich� vivevamo nel
terrore dei bombardamenti e nella insicurezza.
Frequentava la scuola? Se no perch�?
No,la scuola dove abitavo era stata chiusa e rimase in
queste condizioni per due anni ovvero fino al 1945 quando fin�
la guerra. Riapr� lo stesso anno nel mese di ottobre.
Che cosa mangiava quotidianamente?
Il cibo era veramente poco:da sfollati infatti consisteva in una
misera porzione di granoturco schiacciato in un mortaio, poche
patate e nient'altro.
Com'era la vostra abitazione?
La casa dov'ero sfollata con la mia famiglia in localit� Vitoio
era costituita da una piccola cucina e da un fienile dove dovevo
dormire circondata da topi e da altri animali.
Qual era il vostro pensiero della guerra?
La guerra ci faceva solo del male, c'era tanta paura e ogni
giorno pregavo Dio perch� tutto questo finisse.
In quanti eravate in famiglia?
La mia famiglia era composta da quattro persone: io, la mia
sorella minore, mio padre e mia madre.
Quanti anni aveva quando � iniziata la guerra? Avevo
solo tredici anni.
A quali occupazioni erano dediti i suoi genitori? Lei li
aiutava?
Mio padre aveva perso il suo lavoro di scalpellino e doveva
arrangiarsi per guadagnarsi una misera scatola di fagioli
portando le munizioni ai soldati tedeschi e rischiando la vita.
Mia madre si occupava della casa, di me e della mia
sorella.
Quali giochi facevate?
Penso di non aver mai giocato in quel periodo perch� la
situazione non ce lo permetteva.
In che modo si diffondevano le informazioni?
Chi diffondeva le informazioni era la radio. Non ne
possedevamo una, ma eravamo informati quotidianamente da altri
abitanti sulle notizie pi� importanti.
Avevate contatti diretti con i soldati?
I soldati ci facevano paura, mi ricordo ancora il giorno in cui
bussarono alla porta dei soldati americani di colore forniti di
cibo,scarpe e vestiti. Dissero a mio padre che glieli avrebbero
dati se io mi fossi prostituita a loro. Mio padre non accett� e
alle loro insistenze mostr� le pagelle scolastiche dimostrando
che ero piccola. Questo episodio � rimasto impresso nella mia
mente per il pericolo corso.
Vi nascondevate durante i bombardamenti? Dove?
Durante i bombardamenti rimanevamo chiusi un casa, perch�
uscire comportava dei rischi ben maggiori.
Di cosa avevate soprattutto paura?
Avevamo paura soprattutto dei rastrellamenti che avvenivano
frequentemente e che causavano l'uccisione di molte persone
spesso senza un motivo.
Ci sono stati degli atti di ritorsione?
Per fortuna no.
Eravate aiutati da qualcuno? Come?
Nessuno ci aiutava ,ognuno pensava a se stesso.
Avevate animali solo d'allevamento o anche domestici?
Non avevamo nessun tipo di animale.
Curavate la vostra immagine fisica?
Di certo non curavamo la nostra immagine fisica, io mi lavavo in
un ruscello vicino a casa senza sapone,vestivo sempre i soliti
indumenti e non avevo scarpe.
E' migliorata velocemente la vita nel dopo guerra?
Devo dire di s�.Circa un anno dalla fine della guerra mio padre
riprese a svolgere il suo lavoro e noi andammo ad abitare in una
nuova casa in localita' Pozzi e tutto ritorn� nella
normalit�.
Come sono stati accolti i militari di ritorno?
I sopravvissuti furono bene accolti dalle loro famiglie, ma
purtroppo erano la minoranza. Non mi scorder� mai dei ragazzi
partiti per la Russia, fra cui c'era mio cugino, che non fecero
pi� ritorno.
Eravate schierati politicamente?
Personalmente non ero schierata politicamente ,anche perch� ero
molto giovane.
Ci sono stati degli episodi che vi hanno impressionato pi�
di altri?
Un episodio che mi ha molto impressionata � stata la
fucilazione di un uomo a pochi metri di distanza da me che ero
nascosta in una selva per la paura di essere anch'io uccisa.
|